Il fossato di Castel Sismondo non sarà più scavato, come prevedeva il vecchio progetto della Fondazione Carim. I soldi che la Fondazione aveva a suo tempo accantonato, quando la ricostruzione del teatro era di là da venire e non era ancora chiaro quale assetto avrebbe preso l’area, sono ormai stati utilizzati diversamente.
Il ripristino del fossato intendeva ridare alle torri una parte della loro altezza originaria. L’architetto Leonardo Benevolo, recentemente scomparso, visitando l’area ebbe a dire: ”Il Castello è come un uomo inginocchiato nell’acqua del mare, non si riesce a capire la sua vera statura”.
A margine della conferenza stampa di questa mattina in cui ha illustrato le priorità del 2017, il sindaco Gnassi ha confermato che anche sul lato della Rocca rivolto sulla vecchia circonvallazione – il cosiddetto “campone” ora adibito a parcheggio – le tracce degli antichi bastioni esterni e del fossato che circondava il castello sarranno evidenziate “nel quadro della riqualificazione di tutta l’area”.