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San Leo. “Non vogliamo una nuova scuola nel centro storico”. Petizione firmata da 470 cittadini

Il Comune di San Leo sempre più al centro dell’attenzione della politica e dei cittadini. Prima il sindaco decide, con un atto unilaterale di uscire dall’unione dei Comuni della Valmarecchia. Poi il sindaco, leghista, decide di togliere le deleghe al suo vicesindaco per essersi astenuta sulla delibera di uscita dall’Unione dei Comuni. Ora alcuni cittadini hanno lanciato una petizione su change.org per impedire la costruzione di una nuova scuola nel centro di San Leo.

La petizione è molto chiara.

“Nulla contro una scuola a San Leo, ben inteso, ma NO a nuove costruzioni nel centro storico. Guasterebbero irrimediabilmente quell’armonia architettonica ereditata nei secoli, che ha reso il borgo francescano tra i più rinomati d’Italia e richiamo per centinaia di migliaia di turisti.
Inutile far finta di niente. Gli ultimi interventi edilizi nel centro storico di San Leo non hanno reso più bello il paese, anzi, lo hanno in parte compromesso. “

Il testo della petizione si “riferisce alle più recenti case popolari di via Michele Rosa, alla caserma dei Carabinieri, per non parlare del pavimento della cattedrale e forse – anche se con impatto estetico minore – all’attuale scuola, che comunque è ancora operativa ed offre significativi spazi.”

“Una nuova costruzione al posto del campo da tennis o della contigua area ludico-sportiva sarebbe l’ennesimo tentativo di fare una cosa forse utile, ma con grande rischio di compromissione paesaggistica e potenziali riflessi negativi anche sul piano socio-economico. La bellezza e la vera forza del paese derivano dalla sua connotazione di borgo medievale, da preservare e ripristinare nella sua armonia estetica affinché altri poeti, come Dante Alighieri o illustri accademici, come Umberto Eco, ne parlino con incanto.
Siamo poi sicuri che un edificio scolastico di quattro aule concepito per la formazione dell’infanzia e primaria con il metodo della “pluriclasse” (ad oggi saranno circa 20 gli alunni frequentatori) possa costituire una maggiore attrattiva tale da permettere di ripopolare il paese di giovani famiglie? I genitori, dovrebbero aspirare alla migliore formazione per i propri figli, formazione che è sì fatta di bravi insegnanti – come quelli di San Leo – ma anche di interazione sociale tra bambini coetanei e attività ludica sportiva anche al di fuori delle ore di lezione. Il metodo dell’insegnamento nelle pluriclassi può funzionare solo se supportato da spazi aggiuntivi da attrezzare a laboratori didattici di primo livello. Quattro aule sembrano veramente poche”

La petizione suggerisce anche iniziative per il futuro.
“Per rendere il paese attrattivo non si potrebbe piuttosto pensare a una San Leo diversa, più curata, più fiorita, con un belvedere dal manto erboso ripristinato in ogni sua parte, con spazi per il gioco e lo sport polifunzionali, rinnovati e potenziati, in modo da migliorare l’offerta ludico sportiva del luogo in favore dei giovani e degli adulti, dei locali e dei turisti? Non si potrebbe pensare di offrire agli abitanti di San Leo, attuali e futuri, ma anche alle centinaia di turisti, un borgo più elegante, con delle case popolari non solo comode ma rivisitate esteriormente magari facendo ricorso alle agevolazioni eco-bonus 110%? Non si potrebbe pensare a spazi attrezzati con arredi urbani più confacenti alle esigenze dei giovani ma anche degli anziani? Pensare quindi a una San Leo come al posto ideale per ogni genere di attività culturali, sociali, ludico sportive e quindi commerciali… come già avviene in molti borghi meno rinomati? Allora sì che scuola, poste, banca, farmacia troverebbero la propria naturale collocazione sostenute da un volano economico che deve sì puntare alla vocazione turistica del paese ma che deve rimettersi in moto con un’offerta di contenuti e di attività di livello.”

In pochi giorni la petizione è stata firmata da 469 cittadini. E’ possibile firmarla su change.org

 

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