E’ di oltre due milioni e mezzo di euro l’investimento del Comune di Rimini per la riqualificazione e l’adeguamento dei campi di calcio da quartiere, un patrimonio dal valore oltre che sportivo anche educativo e sociale.
“I campi da calcio sono un punto di riferimento per le comunità dei diversi quartieri – sottolinea l’assessore allo Sport Gian Luca Brasini –. Da questa consapevolezza siamo partiti già a metà del primo mandato amministrativo elaborando un programma di interventi che per l’ammodernamento dei tanti impianti presenti a Rimini, da Viserba Monte a Ina casa, da San Giuliano a Miramare. Un piano che oggi ci consente di poter contare su una rete di campi in grado di soddisfare le richieste delle associazioni sportive del territorio e che ha portato l’Amministrazione a riprendersi in carico la gestione di gran parte delle strutture di quartiere”.
“Un’azione che ha rappresentato una forma di supporto per le stesse associazioni, che certo non hanno grossi budget a disposizione, e che hanno potuto contare su costi di gestione di molto ridotti, tariffe basse e quindi la possibilità di ampliare il loro bacino di utenti – continua l’assessore -. Questo si è tradotto in un aumento di praticanti, stimati da subito in circa il 30%, andando quindi nella direzione di accrescere il movimento sportivo della città, quale volano di salute, benessere e no da ultimo aggregazione. Ad oggi il Comune di Rimini per i suoi 80 impianti destinati alle diverse discipline spende circa 4 milioni all’anno solo per la gestione ordinaria (esclusi quindi gli interventi straordinari) incassando 600.000 dalle rette per l’utilizzo. Cifre che danno l’idea di cosa significhi per un Comune investire nello sport, soprattutto in mancanza all’orizzonte di privati che abbiano volontà di investire su progetti sportivi a medio-lungo termine”.
“Una scommessa che rilanciamo con il bando dell’area Ghigi, il centro per il calcio tornato nella disponibilità dell’Amministrazione dopo un complesso percorso amministrativo e giuridico a seguito del disimpegno del privato che avrebbe dovuto completarlo. Nel bando dell’area, previsto per settembre, al privato sarà posto in carico l’onere del completamento dell’impianto, ma con la garanzia di entrate legate alla gestione, attraverso i proventi dell’impianto fotovoltaico di cui è dotato il centro, stimati in 2 milioni di euro. Anche in questo caso lo sforzo da parte dell’ente è importante, per mettere i privati che abbiano un progetto serio nelle condizioni di investire”, conclude Brasini.