Negli scorsi giorni lo scrittore faentino candidato a consigliere comunale del comune del ravennate Roberto Matatia, di origini ebraiche è stato oggetto di un feroce attacco antisemita sui social network. “Era meglio se gasavano tutta la tua famiglia” ha scritto un negoziante sui concittadino commentando un post pubblicato su Facebook dal candidato. Che questa mattina ha subito sporto denuncia in commissariato a Faenza.
Matatia ha incassato la solidarietà trasversale della politica e nel primo pomeriggio è arrivata anche quella del sindaco Fabrizio Piccioni di Misano Adriatico.
La città di Misano Adriatico ha un legame forte e significativo con la famiglia Matatia, alla quale il 25 aprile 2016 fa ha dedicato una piazza insieme a tutte le vittime della Shoah.
Piazza nella quale c’è una pianta a memoria di Camelia Matatia, morta ad Auschwitz insieme alla madre e dove anche nel gennaio scorso, Giorno della Memoria, a nome dei cittadini ho posato fiori freschi per ricordare tutte le vittime del genocidio e in particolare quelle romagnole.
Una storia, quella dei Matatia, raccontata nel libro ‘I vicini scomodi’ da Roberto Matatia, oggi impegnato nella sua Faenza per dare un contributo al progresso del territorio. Una candidatura alle prossime amministrative, come tutte le candidature, da accogliere sempre con favore, prima ancora di ogni dialettica politica, perché sono il segno di un impegno civico che va incoraggiato.
“Invece c’è chi ha voluto esprimere nei suoi confronti – spiega il sindaco – nella storia che rappresenta e che testimonia quotidianamente, atteggiamenti ignobili e minacce antisemite.
Voglio dire a Roberto Matatia di non scoraggiarsi, di sapere che tutta Misano è con lui e col suo grande impegno perché nulla si dimentichi, ma che tutto venga usato per trasmettere ai più piccoli i valori del rispetto totale per ogni donna ed ogni uomo.
Quanto a coloro che hanno voluto esprimere quelle parole orribili nei suoi confronti, mi auguro che vengano al più presto individuate e sottoposte a giudizio”.