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Covid-19, Emma Petitti: “Crescono i contagi. Serve Responsabilità, cautela e coscienza”.

Il Ministro alla Salute Roberto Speranza, in un’intervista uscita oggi – dichiara Emma Petitti, Presidente dell’Assemblea regionale – conferma che non ci sarà un secondo lockdown. 

Una notizia rasserenante, che rappresenta un sospiro di sollievo per le tante famiglie che già hanno pagato a caro prezzo le conseguenze dell’emergenza. L’impegno di questi mesi da parte della istituzioni – e non solo – ha permesso infatti di potenziare enormemente il sistema sanitario, che ora sarà in grado di reggere l’urto di una eventuale nuova ondata. 

Ricordo che a Rimini – prosegue Presidente Petitti – a inizio giugno, è stato inaugurato, ad esempio, il primo modulo del nuovo hub regionale e nazionale di terapia intensiva per assistere pazienti Covid e non, integrando un nuovo reparto all’ospedale Infermi attraverso un investimento complessivo di circa 26 milioni di euro. 

Sono stati fatti importanti passi in avanti in ambito sanitario, sull’edilizia e la ricerca, che oggi ci permettono di essere più preparati e strutturati. 

Questo però non significa che bisogna essere superficiali e leggeri, al contrario. I contagi – continua Emma Petitti – non cessano e anzi, proprio in queste settimane, stanno aumentando ancora, soprattutto tra le fasce più giovani, che a loro volta rischiano di contagiare genitori, zii, nonni eccetera eccetera, in una catena senza fine. 

Serve la massima prudenza e responsabilità individuale. Non possiamo tornare indietro. Non possiamo caricare su medici, infermieri e gli operatori della sanità la nostra mancanza di attenzione e serietà, inondando le strutture ospedaliere di nuovi malati. 

E non possiamo permetterci allo stesso tempo che chiudano altre attività, e mi riferisco in particolare a quelle dove è più facile che si creino situazioni di aggregazione. 

I dati stanno tornando a salire ed è preoccupante. 

Il Coronavirus – conclude il Presidente dell’Assemblea regionale – ha prodotto fin troppi danni e lutti all’interno delle nostre comunità, senza che vi fosse neanche la possibilità di celebrare un funerale per l’ultimo addio ai nostri cari. A livello emotivo e sociale è stato devastante. Così come a livello economico. Facciamo sì che si evitino il più possibile nuovi casi. Responsabilità, cautela e coscienza. È questo il mio appello“.

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