La Giunta comunale ha approvato in linea tecnica il progetto esecutivo per la riqualificazione e adeguamento del sistema di trattamento bottini (cioè delle acque reflue raccolte con l’ausilio di autobotti) e delle caditoie all’interno dell’impianto di depurazione di Santa Giustina. Non si tratta solo di un intervento di ammodernamento dell’impianto esistente, ma di un’opera che, attraverso una ottimizzazione delle funzioni già presenti nella struttura di Santa Giustina, consentirà di avanzare con il progetto complessivo di riqualificazione della rete di depurazione cittadina. Il progetto approvato dalla Giunta sarà infatti caratterizzato da tecnologie avanzate e sistemi di controllo particolarmente innovativi e efficaci, in grado di garantire maggiore funzionalità, senza però impattare sul territorio.
Nel complesso l’intervento va ad integrare e migliorare il progetto approvato nel 2009, gravitante intorno al raddoppio di quello di Santa Giustina, due delle opere principali del Piano di salvaguardia della balneazione, l’opera idraulica che vede impegnati Comune ed Hera insieme a Romagna Acque e Amir. Il progetto approvato nello specifico va ad accorpare due funzioni: il trattamento dei reflui proveniente dalla pulizia delle caditoie e il trattamento dei bottini, già presente all’impianto di Santa Giustina. Con il nuovo intervento si andrà quindi ad una riorganizzazione logistica del sistema depurativo, in un impianto ben collegato alla rete viaria e oggi facilmente accessibile grazie anche alla nuova bretella stradale che consente di non interferire con la mobilità del centro abitato.
Il progetto, che sarà realizzato da Hera, prevede inoltre un importante potenziamento delle opere a schermatura dell’impianto: è infatti prevista la realizzazione di una ulteriore cortina di vegetazione attorno al perimetro di tutta l’area del depuratore e sarà inoltre creata una duna alberata lungo via Fiumicino per migliorare l’inserimento paesaggistico e costituire un ulteriore filtro per odori e rumore.
L’opera di riqualificazione non comporterà modifiche al bacino di utenza servita dall’infrastruttura, così come non saranno modificate le quantità già autorizzate di trattamento dei reflui.
Il progetto prevede un investimento di circa 2,5 milioni e rientra nel Programma Operativo degli Interventi 2018-2019 di ATERSIR.