Nella giornata di ieri, la Squadra Mobile della Questura di Rimini ha tratto in arresto due cittadini albanesi poiché responsabili in concorso tra loro di detenzione e spaccio di sostanza stupefacenti.
All’inizio del mese di agosto gli investigatori erano venuti a sapere che un cittadino albanese (26enne, nullafacente, in possesso di regolare permesso di soggiorno) abitante a Viserba, a bordo del proprio scooter andava smerciando considerevoli quantitativi di hashish, marijuana e cocaina. E che nascondeva lo stupefacente in luoghi diversi dalla sua dimora.
Gli accertamenti eseguiti sullo straniero hanno consentito d’individuare il garage affittato a suo nome, di proprietà del titolare di un lido di Riccione, che era in possesso anche della ricevuta di pagamento dell’affitto del garage, dalla quale si evinceva che lo straniero aveva pagato la locazione dell’immobile fino al 10 agosto 2020. Era evidente che l’albanese o chi per esso a breve avrebbe dovuto presentarsi dal proprietario dell’immobile per rinnovare il contratto e procedere al pagamento del nuovo affitto.
Appena individuato quel garage, gli agenti si sono appostati all’ingresso della rampa per accedervi e nei pressi degli uffici del lido del proprietario del garage,attendendo chi sarebbe arrivato per rinnovare il contratto d’affitto.
Verso le ore 20.00 di ieri, i poliziotti hanno visto entrare negli uffici dello stabilimento quello che poi è risultato essere il fratello dello straniero, (un 28enne nullafacente, in possesso di regolare permesso di soggiorno). Dopo una decina di minuti il giovane è ripartito a bordo della sua auto verso statale SS-16, dove all’altezza di via Adimari è stata fermata dagli agenti per un controllo. Nel veicolo c’era la ricevuta di pagamento comprovante il pagamento dell’affitto del garage, ma l’uomo ha detto di non saperne nulla e che tale ricevuta era del fratello, che evidentemente se l’era dimenticata in macchina. Ha raccontato poi di essere stato da un suo amico a Miramare, nascondendo l’incontro con il bagnino.
Da una prima perquisizione il 28enne è stato trovato in possesso di 766 euro, poi sequestrati, poiché ritenuti provento della pregressa attività di spaccio da lui compiuta in concorso col fratello. E’ statocosì accompagnato negli uffici della Questura per gli accertamenti. Era evidente che abitando con i genitori, le chiavi dei garage dovevano essere in possesso del fratello che abitava a Viserba con la sua ragazza.
La perquisizione eseguita all’interno dell’abitazione e dei veicoli parcheggiati nel cortile del condominio ove abitava, ha fatto saltar fuori sia le chiavi del garage di Viserba preso in affitto, sia di quello in uso a lui.
Dalla perquisizione di entrambi gli immobili è stata rinvenuta la droga per un totale di 1 chilo e trecento grammi, suddivisi in panetti, materiale per il confezionamento e pesatura (taglierini, bilancini, forbici), diversi telefoni cellulari, una macchina per il sottovuoto, oltre a molte buste vuote da un chilo ciascuna recanti anche tracce di cocaina e marijuana.
I poliziotti hanno poi visitato l’abitazione del fratello, dove all’interno di una tasca di un paio di pantaloni riposti nella camera da letto sono trovate banconote per un totale di 565 euro, anch’esse sequestrate.
I due fratelli per attuare la loro attività di spaccio si avvalevano di due garage usandoli, oltre che come “magazzino” per lo stupefacente, come un vero e proprio laboratorio per il confezionamento, utilizzando perfino la macchina sottovuoto, chiaro indicatore di quanta merce veniva preparata e poi spacciata. Era poi evidente che i due fratelli avevano un tenore di vita non adeguato al loro stato di disoccupati: auto, scooter, casa, due garage, cellulari, eccetera.
I due sono stati così tratti in arresto per il reato di detenzione in concorso tra loro di sostanza stupefacente di tipo hashish. Dell’arresto è stata data notizia al P.M. di turno, che ha disposto la traduzione dei due individui nella Casa Circondariale dei Casetti a disposizione della competente Autorità Giudiziaria per l’udienza di convalida.