Dopo il grande successo di Un’estate con te di Claude Nori in mostra a Villa Mussolini nel 2019, Riccione prosegue il suo percorso di ricerca dedicato alla fotografia e dal 14 agosto al 13 settembre ospita la prima personale di Beatrice Imperato. Cresciuta a Riccione, Beatrice Imperato, fotografa da sempre persone, situazioni, spettacoli, amori e bagliori, il suo sguardo negli anni si è posato su progetti speciali e autentici del territorio, ha fotografato le acrobazie dei giovanissimi atleti del Festival del Sole, il popolo indie del Tafuzzy che si ritrova ogni anno al Castello degli Agolanti e, negli ultimi tempi, gli spettacoli più belli e caratterizzanti dello Spazio Tondelli. Nessuno come lei conosce la Riccione underground, quella del sottobosco creativo, rigoglioso, quella Riccione inedita e segreta, forse sconosciuta ai più, che si fa amare per la sua proposta culturale, sportiva e turistica originale e sorprendente, senz’altro unica in Italia.
Le immagini dell’artista saranno protagoniste della mostra The summer is magic. Riccione, l’estate più attesa, aperta a partire dal 14 agosto tutte le sere a ingresso libero presso Villa Mussolini (viale Milano 31, ore 21-24), promossa dal Comune di Riccione e prodotta da Riccione Teatro, un progetto ideato e realizzato per la venticinquesima edizione del Riccione TTV Festival, manifestazione biennale dedicata all’intreccio tra arti sceniche e video il cui programma verrà presentato alla stampa proprio venerdì 14 agosto, a mezzogiorno, nel giardino della villa.
The summer is magic cita l’omonima hit dei fantomatici Playahitty, uno dei maggiori successi internazionali del filone eurodance nell’ormai lontano 1994 quando Riccione ballava intorno a un Disco per l’estate e affollava Aquafàn con Deejay Time. Seguendo il ritmo del mitico tormentone, la fotografa si tiene “stretta” questa estate attesa (“You are holding her so tight / Finally she’s yours”) e attraversa Riccione a piedi, dall’alba a notte fonda, in una flânerie intima e infinita, dai viali ai parchi, dal mare alla collina, tesa a scoprire il volto di una città in continuo mutamento, una Riccione in divenire, nei dettagli nascosta, avvolta in questo luglio accecante. La fotografa mette a fuoco il risveglio della sua città, Riccione, dopo il lunghissimo inverno del lockdown: mesi di paura e isolamento che hanno stravolto i ritmi di un luogo da sempre pronto a rinnovarsi con il succedersi delle stagioni. In questa estate sospirata, arrivata di soppiatto come un ospite indeciso, coglie i segni della vitalità ritrovata e di un futuro che non dorme, a volte nato in modo spontaneo, a volte progettato.
Riccione Teatro, insignita del prestigioso Premio Ubu 2019, sta lavorando a due progetti centrali per questo risveglio collettivo: la costruzione del nuovo Spazio Tondelli – un teatro moderno in linea con una città in continua evoluzione – e il Riccione TTV Festival, che si svolgerà nel mese di settembre e avrà il suo fulcro nelle stesse stanze che accolgono la mostra.
L’esposizione, disposta sui tre livelli della villa, è composta da 89 fotografie, un video e un girello di cartoline ricordo di Beatrice Imperato. In cornice anche tre splendide poesie che Davide Rondoni ha composto per la mostra, una sorta di dialogo in versi, in forma di sussurro, con Riccione e una fotografa. C’è una domanda, tra quei versi, la più dolce e decisiva, che tra parentesi tonde racchiude come in un guscio di conchiglia parole di Perla: (un trèmito, metà figura? cosa / hai visto, dolce fotografa, / nel tuo cuore camera oscura?).