“Prende lo stipendio grazie a Gnassi” così i gruppi di maggioranza nel consiglio comunale di Riccione rispondono alle critiche del presidente di Confcommercio Gianni Indino al loro sindaco Renata Tosi.
Scrivono Fabrizio Pullé, Capogruppo NOI Riccionesi e la Capogruppo Lista Civica Renata Tosi Sara Majolino: “Ognuno, per noi, deve avere garantita piena libertà di parola e piena libertà di espressione.
Però, se un sindacalista, privo di ruolo politico, rilascia comunicati stampa ai giornali in cui attacca frontalmente un Sindaco, accusandola di portare avanti una “pretestuosa propaganda politica”, immaginiamo sia altrettanto normale che una parte di comuni cittadini “drizzino le antenne” e “si allertino”, volendo verificare le ragioni di un così violento attacco, messo in campo da una persona che dovrebbe essere, astrattamente, terza e quindi “super partes” nelle proprie valutazioni”.
“Ma andiamo ai fatti: non più tardi di ieri, il Signor Gianni Indino, quale “Presidente provinciale di Confcommercio”, ha attaccato la posizione di Renata Tosi, Sindaco di Riccione, sulla richiesta di annullamento della Notte Rosa 2020. Indino ha espressamente parlato di mancanza di coerenza da parte del Sindaco di Riccione, e di “pretestuosa propaganda politica”.
“Parole, attacchi, del tutto simili a quelli avanzati, nei precedenti giorni, da esponenti del PD locale.
Noi, ripeto, non contestiamo che il Signor Indino possa esprimere liberamente la propria opinione, ci mancherebbe.
Vogliamo però rappresentare, e mettere a conoscenza di tutti i cittadini, che il Signor Indino non è solo il “presidente provinciale di Confcommercio”, ma è anche un Signore che, proprio il Sindaco Andrea Gnassi (deus ex machina della Notte Rosa e sempre strenuo difensore dell’evento), ha nominato direttamente come Presidente del CAAR (Centro Agro Alimentare Riminese) nel 2019, ruolo per il quale il Sig. Indino percepisce una somma annua di ben 36.000,00 euro, per circa 4 anni, fino al 2022″.
“Nomina, per dirla tutta, alquanto particolare, atteso che leggendo il curriculum vitae del Sig. Indino, in trenta e passa anni di onorata attività, non si è potuta rinvenire alcuna esperienza lavorativa nel campo dell’agroalimentare.
Una nomina che non tiene debitamente conto, a nostro avviso, di una evidente carenza di titoli – ed esperienze lavorative – in quello specifico settore”.
“Una nomina, in definitiva, che, politicamente, appare davvero “poco felice”.
Detto questo, ci piacerebbe che il Sig. Indino, nel momento in cui attacca le posizioni del Sindaco Tosi e difende quelle del Sindaco Gnassi, ricordi a tutti che sta percependo 36.000,00 euro (ogni anno) in ragione di uno stipendio gentilmente concessogli proprio dalla scelta personale di Andrea Gnassi.
Poi ognuno può rimanere delle proprie idee e delle proprie opinioni, ci mancherebbe il contrario.
Ma, a noi, la opinione di una persona che prende – ogni anno – 36.000 euro di stipendio per scelta del Sindaco Gnassi, nel momento in cui attacca la Tosi prendendo le parti del Sindaco Gnassi, la percepiamo come “avvolta da una grande bandiera del PD”, concludono Pullè e Majolino.