Ma Renata Tosi alla Notte Rosa non c’è. Sai che novità, dice lo sguardo al di sopra della mascherina. “Riccione è nel programma – dichiara invece a voce alta l’assessore regionale al turismo Andrea Corsini – Deejay on Stage nel piazzale Roma di Riccione fa parte integrante della Notte Rosa”. Punto.
Da Andrea Gnassi qualcosa di più, ma mica tanto: “Mi sembrano polemiche mascherate da preoccupazioni – risponde il sindaco di Rimini all’inevitabile domanda sulla Tosi – o quelle situazioni alla Nanni Moretti, si nota più se ci sono o se non ci sono? Quello che conta è invece…”, e qui Gnassi si mette a elencare una ad una tutte le città da Comacchio in giù che invece alla Notte Rosa di quest’anno ci stanno. Le province di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini al gran completo. Meno Riccione; pardon, c’è anche Riccione: è nel programma.
“Siamo tutti uniti senza differenze politiche” chiosa ancora Corsini. E in effetti cantano all’unisono i primi cittadini di centrodestra del riminese, Filippo Giorgetti di Bellaria e Mimma Spinelli di Coriano, così come il grillino Mariano Gennari di Cattolica. Quanto a entusiasmo e convinzione, niente che li possa distinguere fra i 13-sindaci-13 giunti Grand Hotel di Rimini per tagliare il nastro rosa. “Ci fosse una compattezza così in parlamento sul Mes e il Recovery Fund…”, sospira un cronista venuto da lontano.
Orgoglio romagnolo, che per Andrea Corsini è un invito a nozze: “Se qualche settimana fa mi avessero detto che oggi saremmo stati a parlare di MotoGP, Formula Uno, Notte Rosa, di una stessa stagione turistica 2020, l’avrei preso per matto. Invece noi siamo gente fatta così. Il lockdown ferma le moto? Quando ripartiamo noi, di MotoGP non se ne fa una, ma due. La Formula Uno la facciamo tornare a Imola dopo 15 anni. La Notte Rosa invece di un weekend la facciamo durare una settimana”, e avanti a tutto gas.
Eppure non pochi, Tosi a parte, qualche preoccupazione sull’opportunità del mega-evento l’hanno espressa. “Non fare la Notte Rosa sarebbe stato un errore gravissimo – è la risposta dell’assessore – noi stessi non eravamo così certi di provarci. Ma se non l’avessimo fatto, che messaggio sarebbe stato? Devastante: quello di un territorio che si vuole arrendere. Un territorio che vive di turismo, dico, lancia al mondo un segnale simile? Ma neanche per sogno. Dunque fare la Notte Rosa non è mai stato tanto importante come quest’anno. Certo, con un format diverso. E’ una delle nostre grandi forze, sapersi adeguare anche alle difficoltà più impervie e impreviste. E noi sappiamo come organizzare anche grandi eventi di questa portata. In tutta sicurezza. Sappiamo che le forze dell’ordine sapranno tutelare i cittadini come hanno sempre fatto e come fanno un giorno dopo l’altro: non sono affatto preoccupato di questo aspetto”.
“Certo – osserva Corsini – abbiamo bisogno di aiuto. Perché in questa situazione nessuno, per quanto sia forte, ce la può fare da solo. L’Europa ha battuto un colpo, le risorse ci sono. Ora è importante che una parte consistente di quei 200 e passa miliardi vada al turismo. I progetti noi li abbiamo”.
Ma per questa Notte Rosa lunga una settimana come vanno le prenotazioni? “Se riempiano gli hotel solo al 90% ci accontentiamo lo stesso”, è la risposta dell’assessore al turismo della Regione Emilia-Romagna.
Stefano Cicchetti