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Parco eolico offshore, anche Confesercenti Rimini contraria: “Turisti vogliono orizzonte libero”

Si allarga il fronte del no al parco eolico off shore a largo di Rimini. Dopo Lega, Italia Nostra, il sindaco di Riccione e anche Andrea Gnassi anche Confeserceni Rimini si dichiara contraria all’insallazione delle 59 pale a più di 10 chilometri di distanza dalla costa.

“Con il piano di salvaguardia della balneazione offriamo ai turisti e ai riminesi un mare pulito in cui tuffarsi. Con il parco del mare rinaturalizziamo il waterfront per passeggiare e fare sport tornando a vedere l’orizzonte del mare. Che cosa c’entrano in questa cartolina della città, su cui si stanno investendo milioni di euro, sessanta gigantesche pale eoliche su piloni da 125 metri? Che panorama offrirebbero?”. A chiederlo è Fabrizio Vagnini, presidente provinciale di Confesercenti Rimini, che esprime netta contrarietà al progetto del maxi parco eolico offshore.

Vagnini sottolinea come la riqualificazione del sistema turistico riminese segua una filosofia ben precisa. “Dopo gli anni del turismo di massa e della costruzione, dopo avere giustamente scommesso sulla destagionalizzazione investendo in infrastrutture, questo è il tempo della riqualificazione e della rigenerazione. Negli ultimi anni Rimini ha investito sull’ambiente: Psbo, parco del mare, viabilità sono gli elementi della nuova cartolina della nostra industria turistica”.

L’eolico offshore non rientra in questa cartolina, conclude Vagnini. “Più che mai in questo delicato momento di crisi, in cui è necessario sostenere la ripresa della nostra economia, non possiamo rovinare quanto fatto finora. I turisti che scelgono Rimini vogliono vedere il mare, un mare pulito con l’orrizzonte libero. Non delle pale eoliche”.

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