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Parco eolico a Rimini, Emilia Romagna Coraggiosa: “Patto sul clima è nel programma di Bonaccini”

“La transizione ecologica dell’economia non è una possibilità, ma una necessità. Che la realtà ci ricorda ormai tutti i giorni”: è la posizione di Emilia Romagna Coraggiosa, che sul progetto di parco eolico al largo di Rimini invita a a un confronto diretto con tutti i soggetti interessati invece di “discussione a mezzo stampa”.

“L’attuale sistema produttivo non è più sostenibile per l’ambiente e per le persone – premettono Igor Taruffi
 e Federico Amico di ER Coraggiosa –  Per questo servono progetti e investimenti per passare dal modello di produzione fondato sulle fonti di energia fossili a quello fondato sulle energie pulite e rinnovabili, grazie anche alle importanti risorse in arrivo dall’Unione Europea, che vuole orientare anche il Recovery fund alla transizione ecologica e digitale”.

“Ogni livello di governo deve sentirsi impegnato a portare il proprio contributo in questa direzione. Per questo nel programma elettorale di Emilia-Romagna Coraggiosa • Ecologista e progressista abbiamo insistito su un Patto per il Clima che puntasse a realizzare l’azzeramento delle emissioni climalteranti entro il 2050 ed il passaggio al 100% delle energie rinnovabili entro il 2035.  Due obiettivi irrinunciabili e condivisi da tutto il resto della maggioranza che oggi guida la Regione, anche nel Programma di Mandato del Presidente Bonaccini”.

“Guardiamo quindi con estrema attenzione a tutti gli interventi che vanno nella direzione di produrre energia da fonti rinnovabili, come ad esempio il progetto di parco eolico in Adriatico al largo delle nostre coste. Nello specifico, alla discussione a mezzo stampa, preferiremmo una discussione nel merito con tutti gli elementi per valutare gli impatti dai diversi punti di vista, e crediamo che la posizione della Regione non possa che essere determinata da un confronto interno alla maggioranza che sostiene il Presidente Bonaccini con tutti gli Assessorati interessati: Ambiente, Attività produttive e Turismo oltre ovviamente alla vicepresidente con delega alla Transizione ecologica”.

“Una discussione di merito e informata che non può non passare anche dal confronto con tutti gli interlocutori locali, ivi comprese le associazioni ambientaliste. I progetti di conversione e transizione energetica hanno ottenuto successo soprattutto laddove sono stati il punto di arrivo di percorsi partecipati in grado di mettere a confronto sensibilità e interessi divergenti, trovando insieme il giusto equilibrio, anche modificando le idee iniziali, affinché si potesse costruire una progettualità condivisa dal territorio. Un modello che ben si potrebbe esplorare in una Regione come la nostra, che ha una solida tradizione di dialogo tra tutte le parti sociali”, conclude Emilia Romagna Coraggiosa.

 

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