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La Colonia Bolognese ai “bolognesi”? “Forse ma non partecipiamo all’asta di luglio”

La Colonia Bolognese ai bolognesi? Non è escluso, ma se così sarà vorrà dire che l’asta dal 23 luglio sarà andata deserta. Per quel giorno è infatti in programma il terzo tentativo con cui la curatela fallimentare dell’immobile spera di vendere l’ex colonia fascista dismessa. La base d’asta era stata fissata a 10 milioni di euro ma il curatore Ettore Trippitelli ha spiegato che si ripartirà da un prezzo di 7,6 milioni.

Per comprendere la portata dell’operazione, bisogna sapere che la Colonia sorge su un’area di 20.000 metri quadri e che una volta acquistata per essere restituita agli antichi splendori dovrà beneficiare di un corposo – e costoso – intervento di riqualificazione e restauro.

Come è noto, negli ultimi mesi è emerso l’interessamento di alcuni sindaci della città metropolitana di Bologna al recupero della Colonia, in seguito all’appello lanciato dall’associazione di volontari riminesi Il Palloncino Rosso, che quest’estate per l’ultimo anno organizzerà eventi all’interno di un’area circoscritta dello stabile, in accordo con la stessa curatela.

Nella mattinata di oggi in una conferenza stampa tenutasi proprio alla “Bolognese” sono intervenuti il curatore Ettore Trippitelli, l’assessore del Comune di Rimini Anna Montini e il sindaco di Calderara di Reno Gianpiero Falzone.

Due le posizioni emerse.

La prima è quella del Comune di Rimini, tramite l’assessore Montini, che si è detto disponibile a sedersi a un tavolo assieme alla Regione e ai Comuni interessati. Dall’associazione “Il Palloncino Rosso” è arrivata la proposta di istituirlo in estate nell’ambito degli eventi organizzati a Miramare. La seconda è quella comunicata dal sindaco Falzone. L’obiettivo è quello di creare un consorzio di cui faranno parte i 55 comuni della Città Metropolitana di Bologna presieduta dal sindaco Virginio Merola ovviamente con la Regione Emilia Romagna capofila.

Io ragiono in maniera corale – ha spiegato Falzone – acquistare la Colonia Bolognese significherebbe avere un costo pro capite di 7 euro per gli abitanti della Città Metropolitana. Al di là di tutto io credo che se tutti e 55 comuni della città metropolitana ci staranno potremo andare a bussare alla porta della curatela fallimentare con una proposta concreta”

Alla richiesta in presa diretta del curatore Trippitelli sull’effettiva capacità di partecipare a un’eventuale quarta asta – che potrebbe tenersi a novembre – da Falzone è arrivata una risposta positiva. “Sono convinto che se saremo tutti d’accordo potremo farcela“.

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