Dopo lo bocciatura del parco eolico offshore arrivata dall’assessore al turismo e alle infrastrutture in Regione Andrea Corsini a esprimere forti perplessità sul progetto da 1 miliardo di euro targato “Energy Wind 2020” è Italia Viva Rimini. Che in un comunicato esprime in parte dissenso. Niente toni duri, ma un invito al dialogo e soprattutto al dibattito.
“I cambiamenti climatici – spiegano in una nota i coordinatori Giorgia Belluicci e Gianluca Fabbrani – sono sotto gli occhi di tutti, e finalmente qualcosa di importante si è mosso a livello europeo e nazionale. La commissione UE targata Ursula von der Leyen a inizio anno ha lanciato il Green New Deal: impatto climatico zero entro il 2050 e l’Italia l’ha inserito tra le priorità.
“La rivoluzione green aiuterà la nostra crescita e aiuterà il pianeta creando posti di lavoro. Dobbiamo decarbonizzare il sistema di produzione industriale (75% di emissioni), la mobilità deve essere più sostenibile (25% emissioni) e i nostri edifici indipendenti dal punto di vista energetico”.
È tema quanto mai attuale dato il progetto sul grande parco eolico, 59 aerogeneratori, programmato a 10 km dalla costa, che interessa Rimini fino a Cattolica.
Continuano “Siamo favorevoli alle energie rinnovabili ma chiediamo maggiore condivisione con la città di un progetto così “impattante” sul nostro territorio, c’è stato pochissimo dibattito pubblico, poco coinvolgimento degli enti locali, delle Associazioni di categoria e dei cittadini. Questo ci lascia assai perplessi. Ascoltiamo e raccogliamo le molte preoccupazioni in quanto il nostro tessuto economico vive di turismo e dobbiamo tutelarlo”.
Si domandano: “Quali saranno i benefici reali per i cittadini? Quali progetti di riqualificazione energetica nei contesti urbani? Dal punto di vista tecnico: si potranno installare a 15 km facendo 4 archi anziché quanto proposto ora? Sui giornali si legge di grandi opportunità, ma non ci bastano i comunicati stampa vogliamo vedere nero su bianco i dati del rapporto costi/benefici”.
Concludono: “Chiediamo un confronto quanto prima nel merito, ascoltando tutti gli attori in campo, le diverse sensibilità, priorità e voci di esperti ma alla fine sarà la politica a dover trovare la sintesi”.
Chi invece ha attaccato duramente il progetto è Gennaro Mauro del Movimento Nazionale per la sovranità consigliere di minoranza in Comune a Rimini.
“Condanniamo il temporeggiare dell’amministrazione comunale di Rimini in merito alla realizzazione del parco eolico off shore. Mancano pochi giorni (4 luglio) per presentare le osservazioni alla richiesta di concessione trentennale, e a Palazzo Garampi tutto tace. È incomprensibile il silenzio di Gnassi. Intervenga in prima persona e non si celi dietro le parole inconcludenti dell’assessore Montini.
Ci spieghi come possa vendere la nuova cartolina di Rimini con la realizzazione sotto costa di 59 pale eoliche alte oltre 200 metri, piattaforme e cavi sottomarini? Vogliamo per davvero che i piloni siano un elemento costitutivo del nostro paesaggio marino?
Gnassi ascolti le preoccupazioni più che fondate di imprenditori del comparto turistico, associazioni e cittadini. Poco importa se questo significa smentire chi nel centrosinistra si era fatto sponsor di questo progetto. Del resto lo stesso assessore regionale al turismo Corsini ha manifestato palesemente la sua contrarietà. Non è più tempo per i tentennamenti, bisogna intervenire tempestivamente. La realizzazione di questo scempio va fermato immediatamente sin dall’inizio del suo iter amministrativo. Come centrodestra siamo disposti a percorre ogni strada, se questa sera in consiglio comunale non registreremo una netta di contrarietà dalla maggioranza di centrosinistra raccoglieremo le firme per la convocazione di un consiglio tematico e ci attiveremo per promuovere un referendum consuntivo.
Registriamo un centrosinistra nel caos più assoluto, ostaggio dei proclami ambientalisti divenuti ormai un’ideologia ascrivibile all’area di pensiero liberal globalista interpretata dall’icona Greta e dai “Fridays for future”. Si dimentica che preservare alle future generazioni il mondo che ci circonda e diminuire l’inquinamento è un tema che sta a cuore a tutti. Non spetta a noi spiegare che esistono tanti modi per rafforzare la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, e su come ridurre sprechi energetici”.