Il progetto che prevede la costruzione di un parco eolico capace di generare 330 megawatt con ben 59 pale eoliche disposte su tre mezzelune a largo della zona sud della Provincia di Rimini sta facendo discutere. Da una parte la società di scopo creata ad hoc per investire sull’opera, ovvero Energia Wind 2020, dall’altra la politica con tutto il centrodestra compatto nel rifilare un “no” secco alla costruzione della centrale offshore a livello locale in particolare, con la sindaca di Riccione Renata Tosi pronta a chiedere addirittura un referendum popolare per evitare di ritrovarsi al largo con “un mostro marino”.
Da una parte molti temono che le pale eoliche, alte 125 metri e posizionate a una distanza compresa tra i 10 e 22 chilometri dalla battigia deturpino l’ambiente. Ma alcuni enti come la Provincia di Rimini rivendicano le ricadute positive che una centrale di quel tipo porterebbe a beneficio dei territori.
Come spiegato in un articolo pubblicato oggi sul Corriere della Sera/Bologna, Energia Wind 2020 ha precisato che l’energia sarà immessa sulla rete nazionale di trasmissione gestita di GSE, l’ente controllato dal Ministero delle Finanze. Ma da sola la centrale riuscirebbe a coprire il fabbisogno energetico globale civile e industriale della Provincia di Rimini per il suo 50%. E non è da escludere che il Gse “possa – riporta l’articolo – sfruttare la stessa energia soddisfare il fabbisogno energetico dell’Emilia Romagna”.
Ambiti di utilizzo dell’energia prodotta dalla pale eoliche “saranno il trasporto pubblico locale, nei processi industriali delle fabbriche del territorio, per la produzione di idrometano compatibilmente alle decisioni in materia del legislatore”.
Per quel che riguarda i benefici in termini occupazionali dalla società spiegano che potrebbero arrivate a 200 gli impieghi permanenti. In quali ambiti? Negli uffici tecnico – ingegneristici, nel settore della manutenzioni delle strutture sovra e sottomarine, visto che il parco eolico sarà collegato a terra con chilometri di cavi sotterranei.
Quali i tempi di costruzione? Se si prende in considerazione il cronoprogramma tecnico con cantiere attivo, i lavori potrebbero avere una durata compresa dai 12 mesi ai 18 mesi. Per quel che riguarda l’iter burocratico Energia Wind 2020 ha spiegato che l’iter è complesso. “Servono 180 giorni a partire dallo scorso 20 marzo giorno dalla presentazione dell’istanza di Autorizzazione Unica e di Concessione delle aree Demaniali Marittime presentate il 30 marzo 2020. Ora il progetto è fermo nella sua fase istruttoria di competenza della Capitaneria di Porto che dovrà verificare la sussistenza delle condizioni per il rilascio della concessione demaniale marittima“.