Il consigliere comunale Filippo Zilli presenterà, questa sera, in Consiglio Comunale, una interrogazione al Sindaco sulla situazione del TRC/Metromare.
“Una breve premessa – esordisce il consigliere – per ricapitolare i passaggi del TRC nella storia:
- – un progetto nato nel 1998, oramai ben 22 anni fa, che ha subito variazioni e modifiche sostanziali: al percorso, ai mezzi, alle modalità, alla sostenibilità ed infine anche al nome;
- – una tratta di 10 km per un costo complessivo pari a circa 100 mln di euro (di cui il 60% finanziato dallo Stato – 40% comune di Rimini, Riccione, Agenzia Mobilità, Regione).
- – Il fine lavori era previsto per l’anno 2017;
- – Per completare la tratta sono stati adoperati espropri, abbattimento di vegetazione, consumo di suolo a non finire, ed è stata raddoppiata la oramai insanabile frattura tra il centro ed il mare che ha sempre diviso il nostro territorio in 2.
Arriviamo dunque – prosegue Filippo Zilli – all’anno 2019, anno della grande inaugurazione tenutasi il 23 novembre nelle stazioni di Rimini e Riccione, giusto in tempo (per non dimenticarcelo) per la campagna elettorale regionale di Bonaccini.
Inaugurazione che ha dato il via al METRO MARE in modalità però sperimentale e temporanea, in quanto ad oggi non sono ancora arrivati i famosi mezzi Exquicity dall’azienda produttrice belga e di conseguenza il trasporto pubblico in questi mesi è stato effettuato con i mezzi di Start Romagna.
Pochi giorni fa siamo venuti a conoscenza del fatto che, entro questa settimana, dovrebbe avvenire la consegna del 1° dei 9 mezzi, che ricordiamo sono costati ai contribuenti ben 13 mln di euro.
Sappiamo che dovrebbe arrivare il primo, ma non sappiamo quando arriveranno i rimanenti 8.
Ovviamente il covid ha bloccato la produzione, e quindi abbiamo un ritardo nella consegna che sarebbe dovuta avvenire nel mese di febbraio/marzo 2020.
Ora però, per non farci mancare nulla, abbiamo ulteriori problemi: il collaudo dei mezzi.
Sappiamo che l’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi (USTIF), che è un organo periferico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, deve per legge effettuare appunto il collaudo di tutti i mezzi, prima che gli stessi possano effettivamente operare, non sappiamo però effettivamente quanto questo durerà. L’assessore Frisoni ha dichiarato che il Metromare entrerà in funzione nei mesi di luglio e agosto, mentre il presidente della provincia Santi ci parla di fine estate / inizio autunno.
Inoltre l’agenzia ed i gestori devono ancora definire quali saranno le modalità per effettuare il servizio. e questo perchè sappiamo che è incompatibile l’utilizzo, nello stesso momento, dei mezzi di Start Romagna (utilizzati fino ad oggi in via provvisoria) e dei nuovi mezzi comprati dal Belgio. Quindi non sappiamo ad oggi, 11 giugno, con quali mezzi quest’estate entrerà in funzione il Metro Mare.
Per aggravare la situazione ci si è messo anche il COVID, che a seguito normativa ha ridotto la capacità massima di trasporto per ogni mezzo al 30% dei passeggeri. Quindi, idealmente, servirebbero più mezzi per rispondere alla domanda dei clienti. Mezzi che in questo momento non abbiamo.
Sappiamo anche che, per una gestione economica del Metromare, è indispensabile la chiusura della LINEA 11, che ricordo essere l’unica linea di Rimini che ripaga il costo del servizio della sua tratta tramite la vendita dei biglietti ai clienti. Questa scelta però ha causato grandi malesseri, in quanto il Metromare è mal collegato con la fascia costiera e la linea di alberghi, in quanto troppo distante. E ad oggi non abbiamo in previsione alcun mezzo di collegamento intermedio tra le fermate ed il litorale, cosi come non ci sono con i famosi hub di interscambio.
Inoltre la gestione economica, che sappiamo benissimo che per il TPL è sostenuta per il 35% circa dalla vendita dei biglietti, e dal 65% da contributi pubblici, appare ancora molto incerta.
Voglio ricordare – prosegue Zilli – le previsioni iniziali di sostenibilità: si parlava della vendita di 10 mila biglietti al giorno per sostenere i costi. Che facendo due calcoli ammontano ad 5 mln di euro all’anno.
Poi l’ing. Dal Prato, rivide al ribasso tale stima, calcolando un costo di 4 euro al km (per una percorrenza totale di 750 km all’anno) definendo un totale di 3 mln all’anno.
Ad oggi non abbiamo più alcuna stima, e ci si barrica dietro al fatto che tutte le TPL di Italia sono anti economiche e sostenute dall’ente pubblico.
Ora però è il momento di prendere una decisione.
Abbiamo delle difficoltà a bilancio conclamate. Sono stati spesi circa 400 mila euro tra inaugurazione, nuova segnaletica, cartellonistica, oltre a spese aggiuntive per adeguamenti, per utilizzare appunto il servizio del Metro Mare con i mezzi di Start Romagna.
Chiedo quindi, per fare un po di chiarezza:
Quanto è costato il servizio con i mezzi provvisori da novembre 2019 a marzo 2020;
quanti passeggeri sono transitati nello stesso periodo;
quanti i biglietti venduti, e quanti gli abbonamenti;
- –cosa intende fare l’amministrazione, cioè partire con i nuovi mezzi ExQuicity o continuare con quelli di Start Romagna, quale la differenza di costo c’è tra gli uni e gli altri nella percorrenza della tratta;
quanto durerà il collaudo, e quando verranno consegnati gli ulteriori 8 mezzi Exquicity;
il piano di sostenibilità economico attuale, cioè a quanto ammonta il costo totale annuo del servizio in periodo COVID, ed in periodo POST COVID (che si baserà su proiezioni già fatte sicuramente prima di questo tragico avvenimento), e quante sono le previsioni di incasso per entrambi;
se verrà o meno abolita la linea 11, che con i viali delle Regine sempre più prossimi al doppio senso di marcia, e l’occupazione da parte dei pubblici esercizi di suolo pubblico aggiuntivo, sta causando diverse problematiche in termini di sicurezza e percorribilità;
quando e come verranno definiti dei mezzi di collegamento tra le fermate Metro Mare più distanti e la fascia litorale;
Ed infine chiedo – conclude il consigliere di minoranza Filippo Zilli – in merito alla nuova tratta Stazione di Rimini-Fiera-Santarcangelo quale sia lo stato di fatto dell’opera, se c’è già un piano di fattibilità? E se i 49 mln di euro di spesa siano già finanziati? e quanto ammonteranno le spese per i singoli enti”.
Zilli Filippo