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Il giallo delle ossa umane ritrovate all’Alpe della Luna: sono di Guerrina Piscaglia?

E’ mistero a Badia Tedalda dopo il ritrovamento di resti umani in una grotta. Perché dalle parti della Valmarecchia il pensiero va subito a Guerrina Piscaglia, la donna allora 55enne scomparsa da Ca’ Raffaello il primo giornod di maggio del 2014 e mai più ritrovata. Secondo la giustizia sarebbe stata uccisa dall’allora vice parroco del paese, il congolese Gratien Alabi, che è stato condannato a 25 anni di reclusione per omicidio volontario e occultamento di cadavere.

Ma l’ultima scoperta ha davvero a che fare con quel giallo? Gli inquirenti sono molto cauti, anche se il magistrato titolare dell’inchiesta, il sostituto procuratore di Arezzo Marco Dioni, viene costantemente informato.

Il macabro ritrovamento è avvenuto già diversi giorno fa nella Grotta della Tabassa, un luogo impervio alle falde dell’Alpe della Luna conosciuto solo dagli appassionati. Non esistono indicazioni per raggiungerlo e anche gli speleologici raccomandano di non avventurarvisi da soli. E infatti sono stati degli escursionisti che volevano filmare l Geotritone Italiano, un raro anfibio oggi a rischio di estinzione, che si sono invece accorti che c’erano delle ossa che parevano due femori umani. Il video girato è stato poi pubblicato sui social e a questo punto i Carabinieri di Badia Tedalda hanno voluto vederci chiaro.

L’8 giugno l’ingresso alla grotta è stato interdetto e i reperti recuperati sono stati inviati per gli esami ai RIS di Roma. Ma a un primo esame l’ipotesi che potessero appartenere a Guerrina Piscaglia si è affievolita: le ossa pareva rimaste in quel luogo da molto tempo, addirittura colorate di rosso per l’effetto di minerali ferrosi. Non sarebbe quindi affatto improbabile che il corpo possa essere quello di uno dei tanti dispersi della seconda guerra mondiale. Nel 1944 qualla zona faceva parte del sistema difensivo della Linea Gotica e le truppe tedesche lo avevano intensamente fortificato, con una miriade di piccoli appostamenti; camminando nei boschi se ne possono ancora incontrare parecchi. Inoltre vi si svolsero aspri combattimenti fra tedeschi e fascisti da una parte e partigiani dall’altra.

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