“Quanto costa la sistemazione di via Marconi e la creazione di una pista ciclabile?”, si chiede Stefano Benaglia, presidente Associazione Quartiere 5.
“Non ci riferiamo al costo monetario – prosegue il comunicato del Presidente dell’Associazione Quartiere 5 – ma a quello sociale, culturale e storico. Un intervento atteso da così tanto tempo nasconde una sottile verità, che il comunicato stampa dell’amministrazione ha omesso. Sappiamo che tutta la viabilità è un onere di urbanizzazione, quindi alla comunità in senso economico non costerà nulla, ma è figlia della devastazione della Corderia.
Ricordiamo che il piano con cui si dava il via libera ad altro cemento in una zona già densamente cementificata, prevedeva la salvaguardia dei dipinti e dei macchinari della Corderia. Inutile dire come siano andate le cose: i dipinti cancellati perché demoliti e i macchinari lasciati alle intemperie dopo la demolizione dei fabbricati. Un pezzo di storia popolare, un luogo unico che ha generato miti, storie e racconti, eliminato senza particolari rimorsi per fare spazio ad altra “riminizzazione” A fine ’800 era così importante da essere meritevole di una stazione ferroviaria dedicata, contribuendo in maniera sostanziale all’economia di Viserba. Tutta la sua storia è stata dimenticata in fretta dalla “politica” del costruire.
Come Quartiere 5 – conclude la presa di posizione dell’Associazione – siamo contenti per la nuova viabilità, per le nuove rotonde e anche per il nuovo centro civico (se mai verrà fatto visti i precedenti di Acquarena) ma riteniamo che il prezzo pagato sia troppo alto, tanto alto da essere inestimabile”.
Stefano Benaglia, Presidente Associazione Quartiere 5