In una intervista al Corriere della Sera, edizione di Bologna, il sindaco di Bologna Virginio Merola parla di Bologna, del futuro politico della sua coalizione, di economia e prospettive.
Nell’intervista parla anche delle fiere. In particolare Merola rilancia la fusione le fiere di Bologna e Rimini. Come ha ricordato il giornalista del Corriere se ne parla da 20 anni ma non si fa mai. Questa volta Merola è deciso:” Deve essere la volta buona, la crisi del Covid rende questo progetto industriale attuale, sono i Comuni che possono sbloccare la situazione. Ne ho parlato con il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, ed è d’accordo”.
Soltanto due anni fa sempre il sindaco di Bologna Merola aveva delineato prospettive industriali diverse. “Milano resta la prima opzione per la Fiera di Bologna, mentre i progetti di fusione con le società di Rimini e Parma andrebbero scartati a favore di una più agevole ‘newco’, nella quale far confluire le manifestazioni dei tre poli regionali più redditizie (quelle con almeno il 25% di margine) e con una più spiccata vocazione internazionale.” Siamo convinti, ha continuato Merola in occasione della presentazione dei nuovi padiglioni bolognesi nel 2018, che creare una nuova società con manifestazioni che hanno già iniziative all’estero sia importante per tutta l’Emilia-Romagna. Veniamo incontro alla richiesta della Regione che ci ha chiesto di aggregarci e di coordinarci, ci sembra che la nostra proposta sia un passo in avanti. La nostra risposta non è no, andiamo avanti su quello che è necessario avanti per stare sul mercato. La fusione richiede una quotazione in Borsa, noi preferiamo attendere”.
Ora la nuova svolta del sindaco di Bologna. Difficile pensare che in una situazione economica come quella stanno attraversando le aziende fieristiche possa trovare una accelerazione un progetto di fusione tenendo anche presente che entrambi i sindaci di riferimento dei due Expo’, Merola e Gnassi, sono al secondo mandato con il voto amministrativo previsto nel 2021.