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Prete originario di Rimini indagato per droga e sesso

La Diocesi di Ascoli Piceno, con una nota ufficiale, ha comunicato che Padre Alberto Bastoni, originario di Rimini,  che era stato accolto in prova nella Diocesi su richiesta del Superiore Generale della Congregazione dei Figli dell’Amore misericordioso a cui appartiene, è stato allontanato dalla Diocesi.

Apparentemente, infatti, sembrava che tutto procedesse nel migliore dei modi senonché, forse anche in conseguenza del lockdown, è caduto in una depressione maggiore unipolare che gli ha provocato un grave squilibrio mentale, umano e umorale che si è manifestato in comportamenti che hanno attirato una indagine da parte delle autorità competenti – si legge nella nota -. Il Vescovo diocesano appena si è reso conto dello stato di salute e del totale cambiamento di personalità e avendo avuto notizia da lui stesso di un’indagine a suo carico, gli ha chiesto immediatamente di lasciare la Diocesi, riaffidandolo al Superiore generale della sua Congregazione religiosa per le cure necessarie. Con dispiacere, mons. Giovanni D’Ercole ne dà notizia auspicando che don Bastoni possa al più presto risolvere i suoi problemi di salute e personali. Da questo momento in poi ogni comunicazione o richiesta di informazioni andrà rivolta alla sua Congregazione di provenienza”.

Da quanto scrive il Resto del Carlino di Ascoli sono due le Procure che hanno indagato sui comportamenti di don Alberto Bastoni, quella di Ascoli e quella di Ancona. le accuse vanno dalla detenzione di piccoli quantitativi di cocaina e detenzione e scambio di materiale pedopornografico, con frequentazioni di siti web a sfondo sessuale con la presenza di minorenni.

In qualche modo si ripete ciò che era già successo nel 2012. Il religioso riminese  quando era parroco di Collevalenza, fu fermato dai carabinieri di Todi e trovato in possesso di tre dosi di cocaina; il sacerdote organizzava anche festini a sfondo sessuale.

Pochi giorni dopo la denuncia nel 2012,  don Bastoni fu sospeso dalle funzioni di parroco della frazione tuderte e accolto in una comunità. Nel 2016 era stato accolto ad Ascoli

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