Riccione Civica chiede alla giunta comunale di Riccione di fare chiarezza sulle modalità di consegna dei “buoni spesa” alle famiglie in difficoltà economica. Nuclei familiari che a causa della crisi determinata dal recente “lock down” si sono improvvisamente trovati in estrema necessità di sostegno economico.
“Il comune di Riccione, scrivono gli esponenti di Riccione Civica, in seguito alla pubblicazione di un “succinto” avviso pubblico rendeva noti i requisiti per accedere a questa formula di aiuto. La lettura dei requisiti rendeva evidente sin da subito che le maglie per concedere il contributo erano troppo larghe (non dimentichiamo che per le famiglie più numerose il buono arrivava fino a quasi 500 euro).
A causa dei criteri adottati, e ad un avviso pubblico costruito male ed in modo approssimativo”
I consiglieri comunali di Riccione Civica sono convinti “che alcuni destinatari del buoni spesa non ne avevano realmente bisogno, e ciò ha penalizzato molte famiglie che davvero si sono trovate in crisi (sono circa 300 quelle rimaste senza sussidio).”
“Abbiamo chiesto lumi direttamente in consiglio comunale in merito e ci è stato risposto che il motivo di un avviso pubblico così scarno è stato dettato dalla volontà di essere veloci, secondo quanto dichiarato dall’assessore Galli. Nessuna domanda veniva posta al richiedente circa la sua situazione economica e patrimoniale. Nessun richiamo alla situazione reddituale dell’anno appena passato.
Nulla che potesse aiutare ad inquadrare chi stava facendo la richiesta. Le uniche domande alle quali si chiedeva di rispondere erano:
Hai un saldo di cc inferiore a 10.000? Hai subito un calo di reddito a causa del lock down?”
“Chi in banca aveva 9000 euro e magari investiti ne aveva molti di più, o magari era proprietario di vari immobili, sarebbe stato già congruo per i buoni spesa, secondo i criteri del comune di Riccione.
Abbiamo chiesto proprio in consiglio comunale – in seguito all’ordine del giorno votato all’unanimità che riguardava un impegno formale dell’amministrazione a reperire ulteriori risorse per in futuro da destinare ad aiuti economici per il sostegno delle famiglie – che venissero condivise almeno questa volta le linee guida per la destinazione dei fondi.
Fondi che – vogliamo ricordare – sono anche il frutto di generose donazioni dei cittadini riccionesi e che si sono aggiunti a quelli stanziati dalla protezione civile.
Ci sono delle responsabilità prima di tutto morali e civili che dovrebbero essere alla base di una comunità sana.
Questa amministrazione si dimostra ancora una volta superficiale e poco attenta a chi davvero ha bisogno di aiuto.”