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Rimini: denunciato dalle commesse molestate, 53 enne ai domiciliari a Riccione

Denunciato dalle commesse che dicono di essere state molestate per anni. E anche ricattate, con la minaccia di perdere il lavoro se avessero osato raccontare tutto. E invece loro, tre ragazze ventenni, non sono rimaste in silenzio e l’uomo, un 52 enne di origine campana ma residente a Riccione, è stato arrestato ieri mattina dagli agenti della Squadra mobile di Rimini con l’accusa di violenza sessuale aggravata.

I fatti si sarebbero svolti in un negozio di abbigliamento all’interno del centro commerciale Le Befane di Rimini. Divenuto un luogo da incubo per le giovani commesse che vi si sono succedute. Il “capo” fa allusioni pesanti, prova ad allungare le mani, minaccia conseguenze se qualcuna apre bocca. E se non ci sta: “Se vuoi che ti rinnovi il contratto alla prossima scadenza, vieni in bagno con me: io faccio un favore a te e tu ne fai uno a me!”, si legge negli atti dell’indagine.

Una dopo l’altra, le tre ragazze cercano di scappare, si mettono in malattia. La paura di perdere il posto è grande. Ma poi si parlano fra di loro e assistite dall’avvocato Stefano Caroli vanno in questura. E’ la fine di gennaio. Ma forse l’uomo ha subodorato qualcosa, le minacce sfiorano l’aggressione fisica, compare anche un coltello.

Ma ormai le indagini sono partite, coordinate dal sostituto procuratore Davide Ercolani e affidate alla polizia. Ne viene fuori il ritratto di un “vero predatore sessuale” dagli “irrefrenabili istinti”, che avrebbe approfittato del suo ruolo fino a rendere il luogo di lavoro un inferno di “abusi sessuali, verbali e fisici”. Così almeno scrive il gip Vincenzo Cantarini nella sua ordinanza che pone il 53enne ai confinato ai domiciliari nella sua casa di Riccione. Difeso dall’avvocato Massimiliano Orrù, il magistrato ascolterà la sua versione nei prossimi giorni.

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