In attesa delle disposizioni del Governo, c’è chi ha pensato di interpellare direttamente pubblico e operatori per capire quale scenario ci si potrà aspettare alla ripresa delle attività: ci saranno persone disposte a partecipare agli eventi? Preferiranno iniziative all’aperto o al chiuso?

L’idea è venuta a Blu Nautilus, azienda di Rimini specializzata nell’organizzazione e gestione di fiere ed eventi: attiva dal 1996, con oltre 20 tra dipendenti e collaboratori, opera nel Centro e Nord Italia con un portfolio di più di 80 appuntamenti all’anno, in padiglioni fieristici e su area pubblica. Attualmente è presente in 7 regioni e 20 località, gestendo circa 5.000 operatori.

Fra il 20 e il 26 aprile Blu Nautilus ha lanciato un sondaggio attraverso i suoi canali social e con email inviate agli iscritti delle sue varie newsletter, per capire se le misure di sicurezza che verosimilmente verranno richieste (mascherina, distanziamento, ecc.) scoraggeranno o meno i partecipanti. Tre le domande proposte:

1 – Saresti disponibile a partecipare a una fiera all’aperto indossando la mascherina?

2 – Saresti disponibile a partecipare a una fiera al coperto indossando la mascherina?

3 – Acquisteresti/consumeresti cibo da stand gastronomici e truck food in fiera osservando norme di distanziamento sociale?

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Quasi ottomila le risposte arrivate e, sulla base dei risultati ottenuti, appare chiaro che agli italiani questi momenti di aggregazione popolare mancano e che tornerebbero a frequentarli, con i dovuti accorgimenti.

Infatti, il 75,4% degli intervistati si dice disposto, in presenza di misure di sicurezza, a partecipare a fiere all’aperto.

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La percentuale si attesta al 63,9% per gli eventi al chiuso.

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Infine, il 60,6% del campione dichiara che, con tutte le precauzioni del caso, consumerebbe cibo in fiera.

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Interessante esaminare la distribuzione delle risposte per fasce di età.

I più propensi alla partecipazione sono decisamente i baby boomers (cioè le persone nate fra il 1945 e il 1964): l’85% di loro è pronto a partecipare a manifestazioni all’aperto.

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mentre il 73% dice sì anche agli eventi al chiuso.

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Mostrano maggiore cautela per il consumo di cibi: lo farebbe il 61,7% degli interpellati di questa fascia di età, scavalcati in questo caso dalla cosiddetta ‘generazione X’ (i nati fra il 1965 e il 1979), fra cui il 63% esprime la propria disponibilità a farlo.

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I meno propensi in assoluto si rivelano, a sorpresa, i più giovani (quelli nati dopo il 1995). Fra loro, infatti, si ritrovano le percentuali più alte di riserva alla partecipazione: il 41% dice no alle manifestazioni all’aperto, il 50% a quelle al chiuso, il 44,9% all’acquisto/consumo di cibo. Insomma, sembra proprio che la generazione dei nipoti abbia più timori di quelle dei genitori e dei nonni.

“Oltre alla grandissima preoccupazione per il futuro della nostra azienda – commenta Claudia Lugli, responsabile della comunicazione di Blu Nautilus e ideatrice del sondaggio – riceviamo ogni giorno telefonate e messaggi di altri organizzatori, fornitori di servizi e soprattutto espositori, che come noi si sono visti completamente azzerare l’attività da un momento all’altro. Il settore delle fiere ed eventi al momento è completamente ignorato da Governo ed Enti Locali, dimenticando che anche queste manifestazioni contribuiscono a creare un indotto economico e sono l’unica fonte di sostentamento per tante microimprese”.