Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si è tenuto oggi sotto la presidenza del Prefetto, ha confermato il sistema, già consolidato, dei controlli da parte delle Forze di Polizia, ai varchi e blocchi collocati nell’ambito del territorio provinciale.
“I citati dispositivi – spiega la Prefettura – applicati sulla base dei provvedimenti che si sono succeduti, finalizzati a potenziare i controlli sugli spostamenti delle persone fino al 3 maggio prossimo, sono stati ritenuti necessari anche alla luce dell’ultima Ordinanza regionale n.73 del 28 aprile, in vigore dalla data odierna, che consente, nell’ambito del territorio provinciale, l’accesso ai cantieri navali, ai cantieri negli stabilimenti balneari, alle strutture ricettive, agli impianti termali, ai parchi tematici, ai pubblici esercizi e agli esercizi commerciali per le attività propedeutiche alla riapertura”.
Quindi fino lunedì prossimo la provincia di Rimini resta “blindata” lungo i suoi confini. Per il dopo, l’orientamento è di aprire sul fronte nord e il resto della Regione, mentre resterà chiusa la barriera che separa Emilia Romagna e Marche, quindi fra la provincia di Rimini e quella di Pesaro-Urbino.
È stato inoltre disposto che, a fianco di tali controlli, saranno potenziati, anche con la collaborazione dell’ISPELS e dell’Ispettorato del lavoro, le verifiche sull’osservanza delle misure previste nel “Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento del COVID-19 nei cantieri”, allegato al n. 7 del DPCM del 26 aprile.
Sulla base di quanto programmato dalla Regione Emilia Romagna, il Prefetto Alessandra Camporota ha presieduto oggi un incontro dell’Unità di crisi, allargata a tutti i Sindaci e alle Polizie locali, nel corso del quale la Direzione generale dell’AUSL Romagna, ha illustrato lo specifico piano che consentirà di fare uno screening degli operatori delle Forze di Polizia attraverso i test sierologici rapidi.
I vertici delle Forze dell’Ordine, oltre ai Comandanti delle Polizie locali e ai Vigili del Fuoco, invieranno all’AUSL i nominativi delle operatori da sottoporre ai test, sulla scorta dei quali saranno elaborati i calendari di screening. Si tratta di circa 1.500 persone tra Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Guardia costiera, Polizia locale e Vigili del Fuoco.
Sarà il personale aziendale, medici e infermieri, a recarsi presso le strutture operative di maggiori dimensioni, in modo da ottimizzare i tempi e limitare gli spostamenti, mentre gli operatori delle strutture di più piccole dimensioni sul territorio si recherà presso due ambulatori appositamente allestiti presso gli Ospedali “Infermi” di Rimini e “Ceccarini” di Riccione.
Qualora i risultati dei test si dovessero presentare positivi, gli utenti verranno poi avviati ad ulteriori approfondimenti (analisi del sangue e tampone).
Si tratta della strutturazione di un percorso già avviato nelle scorse settimane dall’Azienda, in collaborazione con la Prefettura, che aveva già interessato il personale più esposto delle Forze dell’Ordine.
Con l’occasione si ricorda che è in corso lo screening per il personale sanitario (ad un livello avanzato) e per gli operatori delle strutture per anziani e delle strutture d’accoglienza.
Nel corso di entrambi gli incontri, il Prefetto Alessandra Camporota ha condiviso, con l’Autorità sanitaria, con i vertici di tutte le Forze di polizia e con i Sindaci, la necessità di fare appello al senso di responsabilità dei cittadini, nell’imminenza di un fine settimana lungo, essendo, sulla base delle ultime Ordinanze regionali, consentito ad un maggior numero di persone di spostarsi dalle proprie abitazioni per giustificati motivi.
Continua ad essere necessario, infatti, evitare forme di assembramento, peraltro tuttora vietate, e limitare comunque gli spostamenti, permanendo ancora un elevato pericolo di diffusione del contagio.