“Sul fronte sanitario stiamo combattendo una sfida che dopo tanti sacrifici comincia a dare qualche segnale incoraggiante – prosegue – ma ora ci attende una fase ugualmente impegnativa e decisiva per il nostro futuro. Per affrontarla è necessario l’apporto di competenze specifiche, per mettere insieme la politica, le istituzioni e i professionisti. Ogni territorio ha le proprie peculiarità, ecco perché ritengo che i protocolli di settore possano essere uno strumento utile per incanalare le esigenze specifiche dei settori e dei tessuti produttivi. Per questo parlo di ‘patto di fiducia’, perché è necessario che i lavoratori, le aziende e gli stessi consumatori trovino la forza di rialzarsi, affrontando le sfide del futuro con coraggio e con la capacità di innovare che ci contraddistinguono, e allo stesso modo siano in grado di generare lavoro e servizi senza contrapporre mai la sicurezza sanitaria con la necessità economica”.
“Garantire un governo della ripartenza significa prima di tutto mettere in campo misure concrete a sostegno di lavoratori, famiglie e imprese per fronteggiare questa crisi piombata addosso all’improvviso. Un rilancio che passerà da tre fattori decisivi: sicurezza, sostenibilità e innovazione, da tradurre in protocolli di settore anche a livello provinciale. Così come non si potrà prescindere dalla fiducia: in una situazione di disorientamento come quella che stiamo vivendo servono regole certe e informazioni chiare, per famiglie, lavoratori, imprese per poter riaccendere ogni settore, dal manifatturiero al turismo”.
La consigliera regionale PD Nadia Rossi interviene sul confronto che riguarda il futuro della regione a seguito del pacchetto di risorse straordinarie annunciate dal Presidente Stefano Bonaccini in previsione dell’avvio dell’attesa “fase 2” del contenimento del Covid-19.
“La Regione ha stanziato risorse importanti a partire dai 2 milioni destinati alla sicurezza delle strutture alberghiere, attraverso un bando con procedure rapide e semplificate, che vedrà fondi per dotare le strutture e i campeggi di impianti di sanificazione. — spiega Rossi — Di ieri inoltre la convocazione del tavolo sul Patto del Lavoro per definire insieme a tutte le parti sociali la strategia per la ripartenza. In parallelo stiamo lavorando per promuovere protocolli di settore, a livello anche provinciale, che permettano il rilancio in tema di sicurezza, sostenibilità e innovazione. La sicurezza è, di fatto, la condizione imprescindibile per la ripresa dei nostri territori e del sistema economico e sociale emiliano-romagnolo. Credo sia necessario in questa fase chiarire in modo concreto come le nostre aziende possano ripartire, dando quindi gli strumenti e le linee guida adeguate affinché ogni settore possa farsi trovare pronto, sia sotto il profilo logistico sia per adattare o, come nel caso della filiera turistica, reinventare prodotti e servizi a fronte di un contesto radicalmente stravolto. Sgombrando anche il campo da ipotesi fuorvianti, come le spiagge ‘rivestite’ di plexiglass, ma piuttosto mettendo a sistema idee, esperienze, proposte che possano da subito essere attivate per tornare nel più breve tempo all’opera, perseguendo gli obiettivi di salute pubblica”.
“Diventa, inoltre, fondamentale proseguire l’impegno anche nella sburocratizzazione – aggiunge Rossi – per fare avanzare anche i cantieri pubblici che hanno un ruolo centrale nella ripartenza dell’Emilia-Romagna. Solo sul territorio provinciale di Rimini ci sono tanti interventi di trasformazione urbana e di riqualificazione che possono spingere la ripresa. In quest’ottica va sottolineata l’importanza della conferma dei 49 milioni di euro di fondi ministeriali per il prolungamento del Metromare dalla stazione a Rimini Fiera, nella prospettiva di dare stimolo alla mobilità sostenibile ancor più strategica per il futuro”.