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Non erano albanesi i picchiatori di Ferragosto a Bellaria: mandato d’arresto per tre italiani e un moldavo

Sono stati individuati i quattro aggressori che a Ferragosto a Bellaria avevano assalito prima quattro ragazzi lombardi in vacanza, poi due fratelli e al loro madre, anch’essi turisti provenienti dalla Lombardia. In base alle prime testimonianze, si era pensato a una gang composta da albanesi. Ma dopo le indagini dei carabinieri e l’esame delle telecamere di sorveglianza, si è giunti alla vera identità dei picchiatori: tre italiani e un moldavo. Si tratta di un riminese di 19 anni, un cesenate di 22, un napoletano di 23; solo il moldavo è ancora a piede libero. Sono tutti già noti alle forze dell’ordine per i loro precedenti di polizia, residenti o domiciliati a Bellaria Igea Marina.

Le loro prime vittime erano stati quattro ragazzi lombardi, pestati senza alcun motivo. Poi era stata la volta di due fratelli anch’essi lombardi, di 15 e 18 anni, che avrebbero rifiutato una sigaretta al branco. Alle loro grida era accorsa la madre 50enne, pure lei picchiata senza pietà.  Ad avere la peggio era stato il ragazzo 18enne, che aveva riportato la frattura del naso ed altri colpi èer una prognosi di 25 giorni, mentre per la madre e l’altro figlio 15enne era stata diagnosticate prognosi di 6 ed 8 giorni. La gang aveva anche rapinato una delle vittime del portafogli con  con denaro.

Ora i quattro dovranno rispondere rispondere di lesioni personali e rapina in concorso, mentre il 23enne napoletano, trovato in possesso di 120 grammi di marijuana e 3200 euro, è accusato anche di detenzione ai stupefacenti i fini di spaccio.

“Grande soddisfazione e riconoscenza” è stata espressa dal Sindaco Filippo Giorgetti nei confronti di chi ha condotto le indagini.

Dall’Assessore alla Sicurezza Cristiano Mauri, una più ampia riflessione sulla vicenda alla luce degli ultimi sviluppi:

“L’individuazione dei colpevoli, la chiusura dell’indagine ed i provvedimenti conseguenti, rappresentano un atto di giustizia nei confronti di chi è stato vittima di un’aggressione brutale e gratuita, a cui rinnoviamo la nostra vicinanza, ma anche una notizia positiva per tutta la nostra città: teatro, nell’estate 2019, di un episodio così grave e antitetico rispetto alla cultura dell’ospitalità e della legalità che da sempre ne contraddistinguono il tessuto sociale.
Alle donne e agli uomini dell’Arma dei Carabinieri un plauso a nome di tutta la comunità, ed un ringraziamento particolare al Luogotenente Roberto Cabras, che guida la Stazione di Bellaria Igea Marina e ha concluso le indagini, e al Luogotenente Antonio Amato, sotto la cui guida è cominciata l’indagine lo scorso anno.
Un’Arma dei Carabinieri che fin da subito ha lavorato alacremente al caso, la cui conclusione deve essere anche un messaggio per bulli di qualsiasi estrazione ed età: Bellaria Igea Marina è una città che tiene e cura la propria sicurezza, lo fa sia attraverso azioni preventive sia attraverso il lavoro puntuale e quotidiano, discreto ma non per questo meno efficace, di tutte le forze dell’ordine che operano sul nostro territorio. Anche l’impegno dell’Amministrazione nel continuo miglioramento del proprio sistema di video sorveglianza, fiore all’occhiello del nostro corpo di Polizia Locale, è indirizzato nella stessa ottica: deterrente per i malintenzionati ma anche strumento prezioso nella conduzione delle indagini.
A Bellaria Igea Marina i colpevoli di episodi come quello della scorsa estate non restano e non resteranno impuniti.”

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