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Michel Houellebecq: «Lungo queste giornate in cui il corpo ci domina»

Lungo queste giornate in cui il corpo ci domina
in cui il mondo è lì, come un blocco di cemento,
queste giornate senza piacere, senza passione, senza tormento,
nell’inutilità praticamente divine

In mezzo ai pascoli e alle foreste di faggi,
in mezzo ai palazzi e alle pubblicità
viviamo un momento di assoluta verità:
il mondo è lì, sì, e tale che sembra esistere.

Gli esseri umani sono fatti di parti separabili,
il loro corpo coalescente non è fatto per durare
soli nei loro alveoli accuratamente murati
aspettano il volo, il richiamo dell’impalpabile.

Il guardiano arriva sempre al cuore del crepuscolo;
il suo sguardo è pensoso, egli ha tutte le chiavi,
le ceneri dei prigionieri vengono ben presto disperse;
qualche minuto basta a lavare la cella.

Michel Houellebecq (Saint-Pierre [Francia], 1956)

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