Evitare di fare previsioni sulla fine della fase di emergenza e di comunicare date plausibili riguardo a quando saranno ancora in vigore le misure restrittive e di limitazione della vita sociale. Durante l’usuale videoconferenza stampa il commissario ad acta per l’emergenza in Regione Sergio Venturi non ha risparmiato da una stoccata al vetriolo i vertici nazionali incaricati di gestire l’emergenza.
“In una fase così dura e delicata come quella che stiamo affrontando in Regioni come la nostra, sentire da esponenti di rilievo lasciarsi andare ad opinioni su quando finirà l’emergenza non è bello – ha attaccato – perchè di fronte a domande senza risposta meglio tacere. Io mi sentieri mortificato se mi dicessero che l’1 maggio sarò a casa. Smettetela di raccontarci che l’1 maggio saremo in casa, e che il 18 maggio inizierà la fase 2. Perchè magari che resteremo in casa è vero, ma non possiamo sapere quando tutto finirà“.
Il riferimento non è esplicito ma va ricordato che questa mattina era stato il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ad aver annunciato che in tutta probabilità in Italia si continuerà a restare isolati in casa fino all’1 maggio con un probabile avvio della fase 2 – quella che sancisce l’inizio dell’uscita dall’emergenza – il 18 maggio.
A questo proposito lo stesso commissario ha rincarato la dose. “Non abbiamo alcun bisogno di preoccuparci di più di quanto siamo preoccupati. Non avete argomenti da spendere per fare paura alle persone. Non si può dire usciamo con i bambini oppure al contrario starmo in casa. Diamoci una linea e una regolata. Parlate con una sola voce. Non con l’opinione da bar dove possono essere ammesse previsioni e opinioni in libertà. Il governo gode di autorevolezza e stima, si comporti di conseguenza. Mettete a lavorare qualche saggio a lavorare su evidenze scientifiche“.
