Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ha pubblicato un video in cui spiega dopo la notizia della lettera inviata questa mattina al Presidente Conte come mai sul territorio Provinciale gli amministratori siano concordi sulla necessità di prorogare il lockdown sulle attività economiche e produttive e le restrizioni sulla mobilità fino al 13 aprile.
“Sinora è stata dura, durissima – spiega Gnassi – Abbiamo cambiato le nostre vite, abbiamo chiesto a tutti di restare a casa e alle imprese di chiudere. Ma non è finita qui. Rimini, i sindaci della provincia di Rimini, il Prefetto, già da settimane ormai hanno deciso di intraprendere la via più ripida per tutelare la salute e salvaguardare il sistema sanitario al limite. Una serie di prescrizioni e di limitazioni molto rigorose che la Regione Emilia Romagna ha accettato, quindi esteso alla provincia di Piacenza, e infine quel modello è stato fatto proprio dall’ultimo decreto governativo. Su questa stessa strada, dobbiamo procedere ancora almeno fino al 13 aprile. Questo non è il momento di tirare il fiato, né un sospiro di sollievo. Al contrario. Adesso e ancora serve proseguire questo nostro sforzo”.
C’è luce, c’è speranza, ma non abbiamo ancora conquistato la vittoria. “Le misure adottate qui funzionano e pagano, ma ancora non basta. Gli ospedali stanno reggendo l’onda d’urto, noi siamo la retrovia e la retrovia deve fare la sua parte. L’autorità sanitaria partirà con una terapia che prevede la somministrazione di clorochina nella case di chi ha sintomi. Ora andiamo all’attacco del coronavirus, e lo facciamo anche con i test seriologici”.
Stefano Bonaccini sta per firmare intanto un provvedimento che anticipa il decreto firmato da Conte prorogando i divieti in Regione. “Ci vuole strategia e rapidità. Mentre aspettiamo il governo andiamo avanti e diamo certezze“.
