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Consiglio di Stato conferma: “Agli stabilimenti balneari si applicano le norme europee”. Non è più rinviabile una nuova legge

Il Consiglio di Stato con una sentenza del il 15 marzo 2019 e pubblicata il 1 Aprile 2020 su “Patrimonio Pubblico”, conferma tante precedenti sentenze amministrative, civili e costituzionali. La sentenza conferma anche la giurisprudenza comunitaria.

Infatti la sentenza della Corte di Giustizia Europea del 14 luglio 2016 (C-458/14 e C-67/15), ha stabilito che le attività imprenditoriali private svolte sui beni demaniali/patrimoniali indisponibili non possono mai essere considerate concessioni di servizi, poiché la concessione di servizi è caratterizzata, in particolare, “da una situazione in cui un diritto di gestire un servizio determinato viene trasferito da un’autorità aggiudicatrice ad un concessionario” ; al contrario le attività imprenditoriali private svolte sui beni pubblici “vertono non su una prestazione di servizi determinata dell’ente aggiudicatore, bensì sull’autorizzazione a esercitare un’attività economica in un’area demaniale.

Di conseguenza si applica la direttiva servizi europea.

La sentenza riguarda la gestione di un Hostel di proprietà demaniale. La Regione Lazio aveva  “revocato” l’aggiudicazione perchè riteneva il valore della base d’asta fissato dalla stessa Regione erroneo. Per la Regione la revoca sarebbe invece dipesa dal fatto che l’originaria procedura di gara non era conforme all’art. 29 d.lgs. n. 163-2006 perché il bando erroneamente non computava, al fine di indicare il valore del contratto messo a gara, i ricavi totali derivanti dalla esecuzione del contratto da affidare. Per il Consiglio di Stato tale norma,  può riguardare le concessioni di servizio, ma non quelle di beni, come quella in esame.

Analoga è la situazione delle concessioni degli stabilimenti balneari che svolgono un’attività economica su aree pubblica.

Queste sentenze mettono in risalto la necessità, non più rinviabile, di una legge nazionale che riordini tutta la materia del demanio, includendo una rideterminazione dei canoni delle concessioni e dei pertinenziali. Esigenza presente da tempo ma che oggi con il coronavirus, diventa fondamentale per rilanciare un settore che si troverà in gravissime difficoltà economiche

Sentenza

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