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Buoni spesa, ecco il “modello” Cesena: i soldi caricati sul tesserino sanitario

Approvata l’ordinanza della Protezione Civile che stanzia 400 milioni vincolati, ossia destinati esclusivamente ad aiutare quei cittadini che in questi giorni di emergenza “non hanno soldi per fare la spesa”, come ha spiegato il Presidente del Consiglio Conte. Il provvedimento mira a bloccare sul nascere una eventuale emergenza sociale che potrebbe derivare dalle difficoltà di una fascia della popolazione a reperire risorse e beni di prima necessita a seguito delle misure restrittive statuite per contrastare la diffusione del coronavirus.

Ciascun comune può acquisire buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali selezionati. I Sindaci dei comuni individuano la platea dei beneficiari del contributo, tra i nuclei familiari più esposti ai rischi derivanti dall’emergenza epidemiologica da COVID-19 con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico.

Molte amministrazioni stanno cercando di organizzare in questi giorni di emergenza la distribuzione dei buoni pasto alle famiglie meno abbienti che hanno diritto di usufruire della misura. A Cesena è pronto già un “modello” che il sindaco Enzo Lattuca sta proponendo ai colleghi di altre amministrazioni del Paese. Al comune romagnolo, va precisato, spetta una quota di 500.000 euro.

“Già due anni fa – spiega Lattuca – abbiamo attivato un servizio di erogazione dei buoni pasto. Il valore al tempo era più esiguo, parliamo di 40.000 euro. E sopratutto parliamo di altri tempi, non di certo di un’emergenza di grossa portata, come quella attuale. Ebbene il Comune a quel tempo aveva deciso di acquistare con la ditta Day Link i buoni e d’accordo con Day di “caricarli” sulla tessera sanitaria, anche per risparmiare i tempi e i costi della ristampa di una tessera nuova. La nostra intenzione è di procedere in maniera similare anche in questa occasione anche considerando il diverso importo, ovvero i 500.000 euro che spettano a Cesena”. La stessa modalità, per altro, avviene per la distribuzione dei buoni spesa a beneficio dei celiaci da parte di Asl Emilia Romagna.

La platea di nuclei familiari beneficiari del sostengo economico è di circa 2000 unità. E già nel weekend partiranno i primi accrediti.

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