Casa Madiba Network nella giornata di ieri ha deciso di affrontare la situazione con i propri mezzi per le centinaia di persone che nella città di Rimini non hanno una casa e non hanno la possibilità di dire #iorestoacasa.
“Le risposte dall’alto non arrivano, il basso si organizza! – spiegano – Il corridoio di Casa Madiba è stato trasformato in una bella cameretta con tutti i comfort e le misure di sicurezza previste per due donne sole e senza casa. Dall’Italia e dal Camerun, due storie di vita totalmente diverse così come diversi sono i motivi che hanno portato queste due donne a trovarsi senza una casa. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria abbiamo continuato a monitorare la loro situazione e a supportarle, adottando anche per loro il protocollo per gli abitanti di Casa Don Andrea Gallo Rimini #perlautonomia 2.0″
“Le condizioni climatiche di questi giorni e le mancate risposte ai tanti appelli di queste settimane per l’apertura di un hotel per accogliere le persone senza casa della nostra città ci hanno spinto con forza a dare questa risposta – aggiungono – . Possibile che su 2500 alberghi nessuno sia disponibile? Questa emergenza ci ha mostrato le tante ingiustizie prodotte da un sistema iniquo e profondamente diseguale, un sistema che dalla crisi del 2008 ha tagliato e ridotto pesantemente le risorse non solo per il Welfare e la Sanità, non solo per migliaia di lavoratori e lavoratrici precarie per cui stiamo in tanti e tanti rivendicando un Reddito di quarantena, ma anche per le persone senza casa o quelle in precarietà abitativa che non sanno ora come pagare l’affitto a fine mese”.
“Ma questa situazione ha messo al centro anche le cose che vanno cambiate perché se vogliamo uscire fuori da questa emergenza sanitaria e dalla crisi che verrà non possiamo pensare di farlo da soli e da sole e soprattutto dobbiamo impedire che siano sempre gli/le invisibili, i/le precarie a pagare. Proprio come accaduto invece dieci anni fa!
Questo per dire che come sarà il mondo e la città che abiteremo dopo la fine di questa emergenza dipenderà da tutti e tutte noi. Da quanto saremo disposti a lottare ad esempio rispetto a chi antepone ai bisogni, al diritto alla salute e alla sicurezza di tutti i profitti di pochi, così come ci stanno stanno mostrando Confindustria e soci vari. Noi partiamo da qua per dare il nostro contributo, da due letti e da uno spazio di protezione per due donne. Siamo vicini a tutte le persone che stanno soffrendo ovunque nel mondo e lottando per una vita degna”, conclude Casa Madiba Network.
Casa Madiba ricorda che è attivo il numero per le emergenze 371 4427310 e continua la raccolta fondi per Casa Don Andrea Gallo #perlautonomia!
Questo l’Iban dell’Associazione Rumori Sinistri onlus per le donazioni:
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