L’ordinanza n.43 del 20/03/2020 del Presidente della Giunta Regionale dell’Emilia Romagna stabilisce che è vietato qualsiasi tipo di fuoco di materiale vegetale in tutta la Regione fino al termine dell’emergenza Covid-19 senza eccezioni o proroghe.
La norma è chiara ma ancora nelle campagne riminesi si assiste al proliferare di fuochi accesi da persone che, cogliendo l’occasione della forzata permanenza a casa, si spostano in campagna per bruciare i residui di potature o di sfalci. In questo modo, oltre a mettere a rischio la propria salute e quella degli operatori che dovessero intervenire in caso di incidente, bruciature o incendio, i trasgressori compiono un illecito che può arrivare alla denuncia penale.
Infatti i militari della specialità dovranno contestare sia la combustione illecita che l’inottemperanza alle ordinanze emesse dalle Autorità per far fronte all’emergenza epidemiologica.
Il resoconto di questi giorni, quando il clima con forte vento e temperature primaverili era diventato favorevole alla propagazione delle fiamme sulla vegetazione in pausa vegetativa e con tessuti ancora poveri di acqua, è preoccupante.
Non sono mancati i fuochi accesi per bruciare ramaglie che sono sfuggiti al controllo e che hanno determinato incendi che solo il pronto intervento dei Vigili del Fuoco ha evitato che diventassero di grandi dimensioni.
In particolare si sono registrati tre incendi boschivi tutti nella Valle del Conca, uno a Mondaino, uno a Montefiore Conca e uno a Saludecio con una superficie complessiva bruciata di 1310 metri quadrati di boschi marginali di roverella e robinia. Per questi incendi 3 persone (due uomini e una donna) sono state deferite all’Autorità giudiziaria per incendio boschivo colposo. A tutti è stato anche contestato l’articolo 650 del Codice Penale in quanto non avevano rispettato i divieti agli spostamenti previsti a seguito dell’emergenza Covid-19.
In pianura a Santarcangelo di Romagna il fuoco di un cumulo di sterpaglie acceso a scopo di pulizia si è trasformato in un incendio che si è propagato fino a bruciare alcune strutture edili. In questo caso, il trasgressore è stato denunciato per incendio colposo.
Con riferimento ai roghi in cui, insieme al materiale vegetale, sono stati bruciati plastiche, legnami trattati, porte, finestre e altri materiali sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria, a Misano Adriatico e a Santarcangelo di Romagna, 2 persone per combustione illecita di rifiuti e conseguente sequestro dell’area interessata. Altre 2 persone sono state denunciate in quanto, per bruciare cumuli di ramaglie, avevano disatteso le norme sul Covid-19
Accanto ai provvedimenti di natura penale complessivamente sono state verbalizzate 7 persone per 700 euro di sanzioni per accensioni di fuochi non autorizzati.
I Carabinieri forestali e i Vigili del Fuoco hanno spento una ulteriore ventina di fuochi senza riuscire ad individuare i trasgressori.
Si conferma l’impegno della specialità forestale dell’Arma dei Carabinieri per il severo rispetto delle norme in vigore e si confida nell’impegno di tutti. I cittadini potranno segnalare la presenza di eventuali fuochi illeciti sul territorio utilizzando il numero di emergenza 112 o direttamente il recapito telefonico del Gruppo Carabinieri Forestale di Rimini – 0541.762911 .
Di seguito il testo dell’Ordinanza n. 43 del 20/03/2020 del Presidente della Giunta Regionale.
… Considerato che la pratica dell’abbruciamento controllato del materiale vegetale di risulta dei lavori forestali e agricoli può causare l’innesco di potenziali incendi boschivi e di vegetazione e portare ad infortuni anche gravi che potrebbero necessitare di cure ospedaliere o di pronto soccorso, e che pertanto comporta una notevole attività a presidio del territorio per il monitoraggio dei fuochi da parte dei Carabinieri forestali e dei Vigili del fuoco (che vengono così distolti da altre potenziali emergenze) nonché un possibile aggravio per il sistema sanitario;
Ritenuto pertanto necessario, per le motivazioni sopra addotte e al fine anche di ottemperare alle disposizioni tese alla limitazione della circolazione delle persone (non rappresentando detta pratica uno stato di necessità) sospendere lo svolgimento dell’abbruciamento controllato del materiale vegetale di risulta dei lavori forestali e agricoli per tutta la durata dell’emergenza;
…
(IL PRESIDENTE)
O R D I N A
…
12. Il divieto, senza eccezioni, dell’abbruciamento del materiale vegetale di risulta dei lavori forestali e agricoli. Sino alla cessazione dello stato di emergenza non si applicano i permessi previsti dall’articolo 58 del Regolamento forestale regionale n.3/2018;
13. che le disposizioni della presente ordinanza trovino applicazione dalla data del 23/03/2020 fino alla cessazione dello stato di emergenza sanitaria oltre i successivi trenta giorni necessari al corretto e ordinario ripristino del servizio pubblico di gestione dei rifiuti;