Il Movimento delle Sardine di Rimini si fa promotore, come sta avvenendo a livello nazionale, di una iniziativa per sensibilizzare le amministrazioni comunali ad iniziare da quella di Rimini di farsi carico dei senza tetto che in una situazione come quella che stiamo attraversando rischiano di essere denunciati perché non son a casa ma per strada.
“Oggi stiamo vivendo un momento dove la corsa al riparo per garantirci il nostro diritto alla salute rende più che mai necessario aprire gli occhi e guardare chi questa corsa non la può intraprendere. La situazione che stanno vivendo le molte persone che si trovano, in questi giorni, senza una casa nella quale ripararsi e veder così tutelato uno dei diritti fondamentali garantiti dalla nostra Costituzione e dai trattati internazionali, rende più che mai necessaria un’azione tempestiva e urgente.”
“A maggior ragione, continua la nota, se consideriamo la realtà paradossale che sta portando alla redazione di verbali nei confronti di senza tetto per violazione dell’art 650 del codice penale. Non possiamo accettare di “metterci in salvo” chiudendo gli occhi. In un momento come questo occorre, come non mai, accorgerci dell’altro e, in uno spirito di solidarietà sociale (che la nostra stessa Costituzione ci impone), trovare assieme una soluzione per chi al riparo non ci può stare. Parliamo delle molte persone che, in estrema povertà, non hanno la disponibilità di un’abitazione e di un posto sicuro e che, quindi, si trovano costrette a vivere per strada senza nessuna tutela contro l’emergenza sanitaria in atto.
Persone, queste, da sempre invisibili agli occhi della società, ma che non possono continuare ad esserlo in un momento come questo. Noi sardine di Rimini rivolgiamo un appello alle istituzioni locali, credendo fortemente in un’Amministrazione che si occupi di ciascuno, cittadini italiani e non, lavoratori e disoccupati, emarginati ed integrati… Crediamo nel dovere delle Istituzioni di farsi carico di tutti, senza alcuna distinzione di sorta, nessuno escluso. Lo crediamo fermamente e, soprattutto, lo richiediamo per il nostro territorio che deve continuare ad essere, soprattutto in questo periodo così critico, un esempio di ospitalità, attenzione all’altro ed uguaglianza. Per tali motivi ci rivolgiamo al Comune di Rimini chiedendo che vengano disposti spazi per l’accoglienza delle persone senza fissa dimora, al fine di veder tutelata la loro salute, oltre a quella dell’intera comunità. Trovandoci tutti a nuotare nello stesso mare, auspichiamo che l’Amministrazione locale possa provvedere all’assistenza di ogni persona nell’interesse del bene comune.