Un appello di Marzio Pecci al Presidente della Regione, della Provincia, al Sindaco ed al Prefetto.
“Fermiamoci.
Dice uno slogan che “Per ripartire presto, è importante sapersi fermare in tempo”.
L’evoluzione del quadro epidemiologico degli ultimi giorni, della provincia di Rimini, ci impone di chiedere, a chi ha la responsabilità delle decisioni, di fermare tutto perché ci troviamo di fronte ad una situazione molto critica che non vede – afferma in un comunicato Marzio Pecci, esponente della Lega – arrestarsi il numero dei contagiati e dei decessi (anche se non vengono comunicati).
Tutti i provvedimenti approvati fino ad oggi sono stati assunti in ritardo e sono apparsi insufficienti per cui occorre ricorrere alla misura drastica come è stato fatto in Cina ed a Codogno.
Due settimane di sacrificio sono molto meglio di mesi di incertezza e di ulteriori contagi”.
“Per salvare l’economia – prosegue Marzio Pecci – dobbiamo prima di tutto salvare le persone e per fare questo bisogna ricorrere alle decisioni drastiche che devono superare gli egoismi ed i campanilismi e far capire a tutti i cittadini che, l’unico modo per evitare la diffusione del virus, è necessario stare in casa.
Ritengo che le richieste del Direttore della ASL Romagna Marcello Tonini di adottare le misure come a Medicina siano corrette per cui Regione, Provincia, Comune e Prefettura devono concordare la richiesta dei Provvedimenti perché tutta la Provincia di Rimini sia blindata”.
“Inoltre le stesse Autorità – conclude il capogruppo della Lega in Consiglio Comunale a Rimini – dovranno attivarsi affinché gli stessi provvedimenti vengano assunti anche per la provincia di Pesaro e Urbino e per la Repubblica di San Marino.
Infine di fronte all’emergenza dei medici in quarantena è giunto il momento, anche per la provincia di Rimini, di coinvolgere i medici militari”.