Ancora persone sorprese per le strade e denunciate dalle forze dell’ordine per inosservanza delle misure anticoronavirus. Gli agenti della Questura di Rimini hanno fermato una donna che al volante della propria vettura di aggirava nella zona mare. La signora, una 62enne, ha detto di essere alloggiata in un hotel situato a brevissima distanza, in via Carducci. Se non che la sua residenza risultava ad Attigliano, in provincia di Terni. Come mai si trovava a Rimini? La risposta è stata che a casa sua le avevano staccato l’energia elettrica e aveva pensato che a quel punto se doveva stare confinata in albergo ne aveva preferito uno vicino al mare e quindi aveva scelto Rimini: motivo comprensibile ma non sufficiente per giustificarla.
Un uomo di 69 residente a Forlì è stato invece fermato fermato sul Lungomare Tintori: ha dichiarato di essere uscito di casa per depositare i rifiuti domestici, ma già che c’era aveva pensato di farsi un giro fino a Rimini per vedere se i controlli c’erano davvero. Infatti c’erano ed è incorso nella violazione dell’ormai stranoto articolo 650 del codice penale, “Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità”.
Verso l’una e 30 di notte la Polizia ha poi bloccato un’auto con due persone a bordo, entrambe di 46 anni, che alla vista delle volanti aveva bruscamente invertito la marcia, I due, uno originario di Milano e l’altro di Palermo, erano residenti a Rimini, rispettivamente in via Colombo e via Enna. Il conducente in un primo momento ha dichiarato di stare accompagnando a casa l’amico, poi ha cambiato versione dicendo che invece lo stava portando al pronto soccorso, dato il suo mal di pancia che gli faceva temere un’appendicite Solo che la sua direzione di marcia era esattamente opposta a quella dell’ospedale e anche per loro è scattata la denuncia; anzi, le denunce, perchè in questo caso è c’è anche il reato di false dichiarazioni.