La Comunità Papa Giovanni XXIII scrive una lettera aperta ai vertici delle istituzioni italiane per sanzionare i clienti delle prostitute.
“In tutta Italia, da nord a sud, si segnala la presenza di potenziali vittime di tratta a scopo di prostituzione lungo le strade, e molte certamente continuano ad essere costrette a prostituirsi anche indoor. Questo significa che i clienti, contrariamente alle misure previste dal DPCM dell’11 marzo 2020, si espongono loro stessi, le loro famiglie ed ambienti di lavoro a un possibile contagio. Questo comportamento mette in pericolo tutti, dato che che in Italia il mercato della prostituzione coinvolge milioni di clienti. Chiediamo pertanto che le Autorità Nazionali e Locali prendano ogni opportuno provvedimento al fine di limitare al massimo la diffusione del COVID-19 scoraggiando la domanda di prestazioni sessuali a pagamento e che garantiscano alle potenziali vittime di tratta informazioni adeguate sia rispetto ai rischi per la salute, sia sulle possibili vie di uscita dal sistema prostitutìvo ai sensi degli artt. 18 e 13 D. Lgs. 286/98 e modifiche successive, attraverso la rete nazionale Antitratta.
Cogliamo anche l’occasione per chiedere che finalmente in Italia si adotti il cd modello nordico che prevede la sanzione dei clienti, percorsi di protezione e reinserimento sociale per le donne prostituite e programmi di educazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica. In molti paesi europei, a partire da Svezia e Francia, questo modello è già applicato ed è dimostrata la sua efficacia nella riduzione del numero di clienti, conseguentemente di persone prostituite e di questa forma di violenza verso le donne. Per tutelare la salute pubblica, per giustizia, per un’effettiva parità di genere!Uniti nel pensare al bene comune, porgiamo cordiali saluti.”