Controlli serrati in aumento giorno dopo giorno sulla rete stradale riminese per verificare il rispetto delle norme restrittive introdotte con il decreto firmato nella scorsa serata dal Premier Giuseppe Conte. Tanto che sono state sette le persone denunciate dalla Polizia di Stato perchè sorprese a violare il provvedimento non fornendo giustificazioni attendibili nell’autocertificazione richiesta dagli agenti. In molti casi le persone soprese fuori casa senza giustificazione risiedono a Rimini e non erano uscite dai confini cittadini.
Tra di loro una coppia di giovani, 26 anni lui, 25 lei, fermati ieri sera in Viale Principe Amedeo dagli agenti di una Volante della Polizia di Stato impiegata nel servizio di pattugliamento. I ragazzi hanno spiegato agli agenti che erano usciti in macchina per comprare un pacco di profilattici al distributore di una farmacia vicina.
Dagli accertamenti fatti dai poliziotti è tuttavia emerso che sotto casa dei due giovani è presente il distributore esterno di una farmacia. Per i due ragazzi – residenti entrambi a Rimini – non sarebbe stato necessario spostarsi in zona Marina Centro per comprare i preservativi. La “trasferta” è quindi costata caro ai due, entrambi denunciati per inottemperanza alle norme prescritte dal divieto.
Un 19enne tunisino è stato denunciato mentre passeggiava in Via Destra del Porto a Rimini ed è stato anche lui denunciato. Ha spiegato di risiedere a Miramare e di essere andato a trovare alcuni amici. L’espediente tuttavia non gli ha risparmiato il verbale.
Un altro giovane, un 23enne residente a Miramare è stato fermato in via Marecchiese dagli agenti, cui ha risposto di essere in cerca di un tabacchi. Gli agenti lo hanno denunciato spiegandogli che avrebbe potuto acquistare le sigarette in altri tabacchi e distributori più vicini alla sua residenza.
Un 42enne residente a Urbino era invece arrivato a Rimini per andare a trovare la sua fidanzata, alloggiata in un albergo di Rivazzurra. Niente da fare, fermato dai poliziotti, è stato denunciato. La “fuga d’amore” non rientra nei casi eccezionali che consentono la circolazione tra zone protette.