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Regione, Montevecchi-Lega: “Ringrazio sanità e chiedo al Paese di sostenerla”

Il consigliere regionale della Lega, Matteo Montevecchi, sente la necessità di esprimere solidarietà e riconoscenza a tutto il personale sanitario che in questo momento sta dando il massimo per combattere il Coronavirus. Chiede inoltre al Paese intero di seguire le direttive con impegno e sacrificio, per poterne uscire e ripartire con forza e, non ultimo, sottolinea le esigenze di aiuti anche concreti ed economici per chi fronteggia questa difficile situazione.

“In questi giorni riceviamo racconti che testimoniano l’impegno e la dedizione di medici, infermieri e professionisti sanitari, che stanno compiendo sforzi enormi per contrastare il diffondersi del Coronavirus. A loro va la nostra solidarietà e la nostra riconoscenza – spiega il consigliere – . A ciò aggiungiamo l’impegno affinché il sistema sanitario faccia il massimo sforzo per tutelarne l’incolumità fisica e la salute mentre fronteggiano un male tanto grave”.

“Il Paese è alle prese con un’emergenza che sta mettendo a dura prova la nostra Sanità, la nostra economia e le nostre famiglie: a loro va il nostro pensiero affettuoso e riconoscente e l’invito a non cedere alla fatica dei sacrifici e a proseguire con coraggio fede e speranza. E’ importante, nell’affrontare questa prova, che noi tutti, cittadini con responsabilità e senso di solidarietà, mettiamo in campo azioni orientate al bene comune. È fondamentale rispettare le indicazioni delle istituzioni basate su evidenze scientifiche”.

“È inoltre necessario che i problemi economici, non meno gravi, che la situazione comporta trovino giusto rilievo e soluzione – conclude Montevecchi -. Riteniamo opportuno che a tutto il personale sanitario venga riconosciuto un compenso straordinario per le fatiche di questi giorni, pure nella convinzione che per loro conti soprattutto la tutela della salute. Vogliamo che alle famiglie sia alleviato il fardello conseguente alla chiusura delle scuole con adeguati supporti economici e giuridici. Confermiamo la nostra vicinanza al mondo del lavoro, di qualsiasi tipo esso sia, per il quale è necessario valutare, senza indugio, ogni tipo di azione utile a tutela sia dei posti di lavoro che degli imprenditori. Dobbiamo mantenere la schiena dritta, evitando il panico, stringendoci alle nostre istituzioni. L’emergenza finirà e avremo modo di ripartire come una grande Nazione come altre volte abbiamo fatto nel passato”.

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