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Il gruppo SiAmo San Leo: “Nuova scuola. Maggiore serietà. Esporre non è condividere”

Dal sindaco Bindi esigiamo maggiore serietà, anche a nome dei cittadini e delle cittadine che rappresentiamo. Gli chiediamo – dice un comunicato del gruppo Il gruppo consigliare “SiAmo San Leo” – di indire al più presto una serie di incontri con la cittadinanza per condividere veramente le intenzioni dell’Amministrazione rispetto le opere pubbliche in cantiere e coperte da ‘segreto di Stato’, neanche si trattasse di controspionaggio. Prima fra tutte la nuova scuola, ma anche l’imminente demolizione del ponte di accesso al centro storico e la successiva ricostruzione di una strada su terrapieno, cantiere che da cronoprogramma durerà 11 mesi e i cui dettagli non sono stati resi pubblici.

Esporre frettolosamente un progetto al termine dell’iter durante un Consiglio Comunale, occasione in cui il pubblico presente non ha neppure la possibilità di intervenire, non è condivisione. Non è neppure comprensibile – prosegue la nota di “SiAmo San Leo” – appellarsi in modo pretestuoso a fantomatici reati di abuso d’ufficio e turbativa d’asta, se così fosse non si farebbe più nemmeno un’opera pubblica in Italia, mentre è buona regola per ogni Amministrazione coinvolgere la popolazione in ogni fase progettuale con percorsi partecipati visto che si tratta di opere che riguardano tutti e tutte, e soprattutto figli e figlie cioè il futuro della nostra città. Il processo progettuale, se reso pubblico fin dall’inizio, consente a ciascuno di prendere visione degli elaborati mettendo tutti nelle stesse condizioni ed evitando quindi i rischi paventati.

La necessità della pubblicazione costituisce un principio fondamentale dell’urbanistica, ribadito anche da tutte le disposizioni della L.R. 24/2017 che regolano i procedimenti di pianificazione. Gli atti di pianificazione devono essere pubblicati integralmente anche sul sito istituzionale.

La nuova scuola – conclude il commento del gruppo consigliare “SiAmo San Leo” – avrebbe potuto essere l’occasione per iniziare a guardare al futuro insieme, un’occasione per ascoltare le esigenze dei bambini (in primis), delle famiglie, degli operatori e dell’intera comunità, invece l’Amministrazione ha scelto di non condividere nulla. Ci domandiamo il perché: c’è paura dell’opinione della cittadinanza al punto da metterla di fronte alle cose fatte?”.

Il gruppo consigliare “SiAmo San Leo”

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