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Meteo, in arrivo un break di freddo e gelo. Ma poi l’inverno arretrerà di nuovo

La fase stabile ed insolitamente mite che da giorni sta caratterizzando il clima sull’Europa centro-meridionale è legata ad un campo di alta pressione sul quale scorrono umide correnti occidentali provenienti dal Nord Africa. Questa condizione  non solo porta con sé una nuvolosità           “opaca” che filtra il sole favorendo la concentrazione degli inquinanti in atmosfera, ma porta come diretta conseguenza anche coperture basse e stratificate che sulla pianura padana centro-orientale e lungo l’Adriatico si trasformano in nebbia.

A tutto questo dobbiamo aggiungere le alte temperature che si sono registrate da nord a sud lungo tutto lo Stivale, con valori massimi in linea con quelli che di solito si registrano in primavera inoltrata e in alcune regioni addirittura in estate. Fa impressione il record di ben 27 gradi raggiunto a Torino ( il precedente di 24,8°C risaliva al Febbraio 1990 ) e Cuneo, i 26 gradi sulla costa orientale della Sardegna. Se si escludono le aree interessate dalle inversioni termiche rimaste al di sotto dei 10°C tutte le altre sono risultate abbondantemente al di sopra della media climatologica, con valori compresi tra i 15 ed i 20 gradi.

Nelle prossime ore però la situazione meteorologica è destinata a cambiare radicalmente. Già nel corso di martedì quando, l’alta pressione sarà costretta a cedere il passo ad un nucleo di aria gelida proveniente dalle isole britanniche verso l’arco alpino italiano. Questa massa d’aria obbligata inizialmente ad addossarsi sui versanti esteri, accentuerà una marcata ventilazione sul nostro paese, provocando delle nevicate diffuse dapprima sui rilievi di confine ma con quota neve in successivo calo. Il vero peggioramento comunque avverrà a partire dalla sera, con l’entrata decisa di correnti settentrionali che irrompendo dai Balcani saranno responsabili di un primo cambiamento del tempo, caratterizzate da piogge e rovesci sparsi che dal medio Adriatico ben presto si estenderanno alle zone interne del centro-sud. Nei giorni successivi di mercoledì e giovedì, gli stessi venti di origine polare soffiando forti dai quadranti settentrionali, oltre ad agitare i nostri mari ed abbassare il livello degli inquinanti, saranno in grado di determinare un brusco calo delle temperature, anche dell’ordine dei 18-20 gradi specie sulle zone meridionali, dove non mancheranno le occasioni per delle nevicate sino a quote collinari. 

L’irruzione di stampo invernale sarà intensa quanto breve, ben presto l’aria mite proveniente da ovest ci riporterà nuovamente con dei valori di temperatura al di fuori della stagione.

Sull’Emilia-Romagna si prevede un martedì con nuvolosità stratificata con presenza di foschie dense e nebbia sulla zone di bassa pianura, in diradamento nel corso della mattinata. Nel pomeriggio prevalenza di cielo sereno o poco nuvoloso, con temporanei e locali addensamenti su settore costiero e Romagna. Mercoledì i cieli si manterranno prevalentemente su tutta la regione. Giovedì prevalenti condizioni di cielo sereno con aumento della nuvolosità alta e stratificata dalla serata a partire dalle province occidentali. Le temperature minime sono previste in forte diminuzione, con valori che a fine periodo risulteranno attorno a -2/-3°C sul settore centro-occidentale e tra 0 e 2°C sulla costa, con estese gelate mattutine. Massime generalmente attorno a 10/11°C. I Venti inizialmente soffieranno deboli occidentali sulle zone di pianura e moderati sud-occidentali su rilievi e fascia collinare, con ulteriori raffiche di forte intensità sulla Romagna. Successivamente ruoteranno da nord-ovest, con intensità moderata associati a locali raffiche di forte intensità, mantenendosi da deboli-moderati nord-occidentali in pianura, diretti dai quadranti settentrionali con rinforzi sui rilievi, da nord-est in rinforzo sul mare e settore costiero. A fine periodo sono previsti deboli, provenienti dai quadranti occidentali in pianura, da sud ovest sui rilievi, da sud lungo i litorali. Il Mare risulterà generalmente mosso, sino a divenire molto mosso al largo.

Roberto Nanni Tecnico Meteorologo Certificato e divulgatore scientifico di AMPRO Associazione Meteo Professionisti

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