Come già annunciato, con il giungere della fine dell’anno arrivano, puntuali, le ricerche sulla qualità della vita delle nostre città.
Il 27 Novembre è uscita la classifica ItaliaOggi-Università La Sapienza di Roma, che collocava Rimini al 36 posto.
Oggi è uscita quella del Sole 24 Ore. Una classifica sulla qualità della vita nelle province italiane.
Rimini arretra rispetto al 2015 di 10 posizioni e si colloca al 33 posto.
La classifica, come descritto nella presentazione del Sole24Ore, “è costruita sommando i punteggi ottenuti dalle province nelle 42 graduatorie riferite a sei aree tematiche. Si tratta, evidentemente di una semplificazione statistica, ma – questo va detto – senza la presunzione di voler utilizzare i risultati per indicare la “provincia ideale”.
Vediamo come si colloca rimini nelle 6 aree tematiche.
Come si nota, Rimini ottiene un ottimo punteggio per cultura e tempo libero (6 posto in questa classifica) e discretamente affari lavoro e innovazione (28 posto). Gli altri 4 indicatori ci collocano in classifica in posizione peggiore della classifica generale.
“Ovviamente” la provincia di Rimini è agli ultimi posti per microcriminalità.“Ovviamente” perchè è così praticamente da sempre in queste classifiche e non certo per la realtà.
Chiamamicitta.it ha fatto una ricerca su come si è collocata Rimini da quando il Sole24Ore presenta questa ricerca sulla qualità della vita nelle province italiane.
Rimini è presente da quando è diventata provincia ed entra nella classifica del 1998.
Come si nota è un andamento di “alti e bassi”. Rimini oscilla dal 4 posto del 2012 al 39 posto del 2008.
Ma perché avvengono queste oscillazioni anche consistenti da un anno all’altro e comunque nel volgere di pochi anni?
La criminalità non incide nella classifica. Infatti mentre varia ed anche di molto la posizione di Rimini nella classifica generale non si modifica sostanzialmente la classifica sull’ordine pubblico.
Incidono nella classifica la natalità, l’integrazione, servizi e walfare.
Alcuni di questi indicatori sono congiunturali (tasso di natalità) ma anche integrazione (incidono emergenze migratorie e come sono risolte).
In conclusione Rimini è nella parte alta della classifica da sempre. Alcuni indicatori sono poco rappresentativi (micro criminalità) altri del tutto contingenti.
Non riproponiamo la polemica sulla ponderazioni per le presenze turistiche. E’ sbagliata nel merito e nel metodo. Il merito perché se vale per la delinquenza vale anche per il tempo libero. Nel merito perchè vale per buona parte delle province italiane ad iniziare da Milano, Venezia, Firenze e Roma.
Suggeriamo di valutare l’ipotesi di rivedere alcuni parametri di valutazione che rischiano di fare apparire ciò che una provincia non è.
