Domani Martedì 13 Dicembre, alle ore 21.00, presso il “Circolo Milleluci” di Rimini (via Isotta degli Atti, 8) ha luogo il primo di un ciclo di “CAFFE’ FILOSOFICI” incentrato sul vasto ed inesauribile campo connesso alle emozioni, passioni e sentimenti umani, declinato da una punto di vista sociale e comunitario. Gli incontri sono introdotti e animati dal filosofo Loris Falconi con il patrocinio dell'”Università Aperta” di Rimini.
La prima serata si focalizzerà sull’attualissimo tema relativo alla gestione delle emozioni in ambito aziendale, a partire dal seguente provocatorio titolo: “Emozioni, lavoro e risorse umane. Estensione dell’anima o estensione del dominio sull’anima?”.
“Considerando la saturazione dell’attuale mercato occidentale, per cui ciò che vale, riprendendo la celebre distinzione marxiana, non è più né il valore d’uso di un bene, né il suo valore di scambio, ma semmai il suo Valore Immaginario, ossia l’aura che un brand o un logo assumono grazie all’associazione tra questi e valori considerati positivi e vincenti, sapientemente veicolati attraverso azioni mirate di marketing, ecco svelato il vero fine di tutti questi corsi a forte connotazione “psi”: il dipendente non deve più soltanto limitarsi a vendere un prodotto, che ci creda o no, ma deve essere ammaliato, conquistato, innamorato del valore immaginario attribuito al prodotto stesso, deve arrivare ad immolarsi per la causa aziendale ringraziando di poterne far parte in veste di officiante del culto relativo all’ultimo oggetto-feticcio proposto, deve infine essere capace di attirare proseliti, affinando tutta una serie di tecniche di vendita non più focalizzate sulla qualità del prodotto (che oggigiorno sono quasi sempre secondarie e fittizie), bensì sulla tipologia di persona che si trova davanti, alla quale propinare quel determinato prodotto, bene o servizio che sia.
Anche lo stesso termine “vendita” non è più consono all’attuale filosofia delle cosiddette “Risorse Umane”, non suona più “cool”, anzi risulta quasi sgradevole da udire per la neo-lingua mercantile del “politically correct” imperante. E’ molto più “democratico” e persuasivo parlare di “offerta su misura per te”: l’attuale venditore, pardon “consulente commerciale”, non ti vende più un prodotto, ma semmai, dopo averti posto alcune domande mirate e ascoltato interessato le tue risposte, ti offre qualcosa di unico e irrinunciabile per te, secondo quelli che sono i tuoi interessi, le tue passioni, i tuoi desideri. Proprio come recitava quel celebre slogan, ora sì che è “tutto intorno a te”. Dunque si comprende bene la necessità di penetrare sempre più l’anima del consumatore per cercar di manipolarne le esigenze e creare sempre nuovi bisogni indotti, secondo l’immaginario edificato e propinato dalle raffinate strategie di marketing del cosiddetto “brand management”. Per far questo ciò che è importante imparare davvero, durante le ore dedicate alla propria “crescita personale” pagate dall’azienda, è sì imparare a gestire le proprie emozioni, saperle riconoscerle e soprattutto saperle riconoscere nell’altro, ma non certo per pura e disinteressata empatia nei confronti del proprio prossimo, bensì per il conseguimento di una maggiore performanza in quelli che sono i numeri da presentare nei report quotidiani, mensili e annuali. Numeri, solo numeri, però con più anima. L’obbiettivo ultimo, come sempre, è e rimane l’aumento della produttività e del profitto con buona pace delle belle anime democratiche e progressiste”.
Per info e prenotazioni: 0541.28568 – 349.7412325