Per questo fine settimana cinematografico Chiamamicittà.it consiglia Richard Jewell (USA, ‘129) di Clint Eastwood, che verrà proiettato al Cinema Fulgor di Rimini alle ore 16:30 e 21:00.
Tratto dalla storia vera di Richard Jewell (interpretato da Paul Walter Hauser), il film parla di una guardia di sicurezza che riesce ad evitare un attacco terroristico alle Olimpiadi di Atlanta del 1996.
Sembrerebbe la nascita di un nuovo – l’ennesimo – eroe americano, e invece qualcosa nel processo di mitizzazione va storto. In pochi giorni, infatti, invece che entrare nelle forze dell’ordine (come sogna da tempo), Richard finisce per diventare il sospettato numero uno dell’FBI, diffamato sia dalla stampa che dall’opinione pubblica, che inizia a deriderlo in quanto sfigato, obeso e mammone – Richard vive infatti ancora con la madre, e per questo viene emarginato, proprio come Arthur di Joker.
Richard Jewell è l’opera di uno dei registi più patriottici del cinema americano come Clint Eastwood, che però decide di mettere a nudo tutte le contraddizioni degli Stati Uniti con un film che potremmo definire come un gemello diverso di Sully (2017). Se in quest’ultimo il cortocircuito kafkiano avveniva all’interno della psiche di Tom Hanks, qui invece è esterno al protagonista, che si sentirà assediato da una stampa che non ha alcuna voglia di celebrare un eroe loser e antiestetico.
Eastwood, ormai giunto ai novant’anni di età, firma un perentorio atto d’accusa contro il sistema-America, che può definirsi a pieno titolo uno dei suoi film più riusciti – di certo molto più de Il Corriere (2019), la sua ultima fatica cinematografica. Il suo sguardo è acuto e essenziale, e la sua regia (grazie anche al sostengo della sceneggiatura di Billy Ray) arriva al dunque senza troppi fronzoli (geniale in questo senso sono le battute sul cibo spazzatura e sulla presunta omosessualità del protagonista), confermando il suo inimitabile talento nel narrare il lato anti-eroico degli USA.
Edoardo Bassetti