Egregio Direttore,
uno dei miei figli frequenta il terzo anno di scuola media superiore in un istituto di Rimini. Entro il 31 gennaio si devono pagare le tasse scolastiche e da quest’anno oltre al “contributo liberale” che va all’istituto ci sono anche 21,17 euro di tasse da dare allo Stato.
Una piccola tassa, niente da dire su questo perché credo del sistema scolastico pubblico. Ma per quale motivo al mondo devo pagare due tasse in due modi diversi?
Già, perché io posso dare i soldi alla scuola con un semplice bonifico, quindi anche col telefonino. Invece sembra che lo Stato non accetti che le tasse scolastiche si paghino con un bonifico: l’Agenzia delle Entrate evidentemente non ha l’IBAN. Per pagare quei 21 euro bisogna andare alle Poste, dove le file non sono mai corte e versare con un bollettino sul conto corrente indicato.
Insomma al di là delle piccole cifre mi domando: ma uno Stato non dovrebbe fare i ponti d’oro a chi va a fare il dovere di pagare le tasse? C’è bisogno anche di complicare la vita della gente con cose che magari basta una circolare per risolverle? E come fa chi non abita vicino a un ufficio postale, che poi stanno diventando sempre meno? Perché deve prendere su la macchina, arrabbiarsi nel traffico, trovare il parcheggio e magari pagarlo e poi perdere tutto quel tempo quando oggi ci sono gli strumenti per spostare i miliardi con un clic, altro che 21 euro?
Infatti, per fortuna, non è così. L’Agenzia delle Entrate non solo ha un IBAN (IT45 R 0760103200 000000001016) che si può usare per pagare le tasse scolastiche, ma da quest’anno si può fare anche con un modello F24. Solo che lo vengo a sapere dopo che ho fatto tutti i miei giri, quando preso dalla curiosità sono andato a guardare su internet il sito del MIUR: https://www.miur.gov.it/tasse-scolastiche/contributo.
Peccato che nelle istruzioni per pagare distribuite ai genitori dall’Istituto di mio figlio tutte queste informazioni non ci siano. E da quanto sento dire da altri genitori, a Rimini c’è solo un istituto che ha comunicato che si può pagare la tassa erariale anche col bonifico, mentre della novità dell’F24 non lo dice nessuno.
Ultima cosa, per i genitori che per la prima volta pagano la tassa d’iscrizione allo Stato: le Poste hanno moduli precompilati fatti apposta per questa tassa, quindi non mettetevi a compilare un normale bollettino di conto corrente. Solo che nemmeno questo te lo dice nessuno, i moduli appositi non sono esposti nei dispenser degli uffici e bisogna richiederli allo sportello, né la scuola ti informa di questo accorgimento.
F.B.