Arrivata in questi giorni l’elaborazione dei dati relativi all’indagine sui risultati e sulla valutazione della Fiera di Colmar edizione 2019, rivolta agli operatori presenti che hanno risposto mantenendo l’anonimato. Alla kermesse erano presenti 18 operatori di Bellaria Igea Marina e 9 provenienti da altri centri della regione: un numero superiore allo scorso anno. Altro dato positivo, le presenze dei visitatori durante i tre giorni della fiera, con un incremento del 24% rispetto all’anno precedente (fonte dati SITV Colmar); ancora meglio lo stand curato da Fondazione Verdeblu che ha registrato un incremento del 32%, una performance superiore del 8% se confrontata con i dati di tutta la Fiera.
La prima domanda posta agli operatori si riferiva al grado di soddisfazione: solo una risposta negativa mentre le restanti risposte equamente divise tra positivo e molto positivo. Nello specifico, al primo posto nei motivi di soddisfazione vi è la qualità dei visitatori, a seguire la maggiore affluenza rispetto alla precedente edizione.
Sempre sulla soddisfazione è stato chiesto di esprimersi sulle azioni messe in campo da Fondazione Verdeblu durante la fiera: l’organizzazione generale ha solo una risposta negativa, le restanti risposte vanno da mediamente soddisfatto a soddisfatto; i servizi agli stand hanno registrato due insoddisfatti, le restanti risposte da mediamente soddisfatti a soddisfatti; l’animazione ha visto tutti gli operatori soddisfatti. Si è chiesto nel contesto dell’animazione di esprimere giudizi: tutti ‘ottimo’ per gli Scariolanti, tre ‘buono’ ed il resto ‘ottimo’ per i ballerini folk, tre ‘insufficiente’ con i restanti giudizi equamente divisi tra buono ed ottimo per Leo Mas.
Alla domanda che chiedeva se si avesse percepito una crescita positiva il 23% ha risposto no, il 46% stabile, il 31% positivo.
Per quanto riguarda la domanda sulla crescita, la richiesta se gli operatori avessero avuto nuovi contatti si è così articolata: il 39% si è procurato lo stesso numero di nuovi contatti rispetto all’anno precedente, il 15% ha avuto un incremento.
Per finire, la richiesta se nel 2020 pensano di partecipare ancora al SITV COLMAR: il 31% ha risposto non so, il 69% si.
Soddisfazione da quanto è emerso nelle risposte al questionario, non solo per i risultati positivi ma anche per le tante indicazioni che permetteranno di migliorare la prossima edizione. I pochi dissensi sono arrivati da alcuni operatori della regione, a causa del poco spazio riservato loro, se confrontato con quello degli operatori di Bellaria Igea Marina. Del resto il bando che si è aggiudicata la Fondazione Verdeblu, per curare la fiera per conto di Visit Romagna, prevede determinati spazi, mentre per lo stand dei nostri operatori di Bellaria Igea Marina gli spazi sono maggiori ma costano anche fino a 10 volte di più.
“A questa spiegazione tecnica – dice il presidente di Fondazione Verdeblu Paolo Borghesi – aggiungerei i complimenti ai professionisti che ci seguono per preparare ed organizzare le fiere. Questa è la migliore risposta a chi sostiene che non ci serviamo di professionisti e non partecipiamo ai bandi; chi asserisce queste cose dimostra poca conoscenza della Fondazione. Siamo fornitori per enti sovracomunali e questo certifica il nostro operato. In questi giorni mi hanno riferito di alcune polemiche sui nostri allestimenti del Natale. La risposta è nei risultati: maggiore afflusso di persone, passaggi sui Tg nazionali, soddisfazione dei commercianti e dei pubblici esercizi. Purtroppo si pensa a Fondazione Verdeblu come ad un’entità in grazia ad alcuni. In realtà la Fondazione è al servizio di bellariesi ed igeani. Oltre alle fiere, alla promo commercializzazione ed agli eventi, Verdeblu svolge un compito sociale dando aiuto a molte associazioni per le loro manifestazioni, per cui parlando male di continuo della Fondazione si fa del male anche alla città. Ci sono tante risposte da dare, spesso su affermazioni dettate da pensieri anacronistici, da demagogie ancora non superate, da presunzioni immotivate. Per questo con i soci abbiamo pensato ad un incontro che svolgeremo nel prossimo gennaio, dove mostreremo non solo come spendiamo i contributi, ma anche da dove arrivano le altre nostre entrate. Questo – conclude Borghesi – con la volontà di convertire chi oggi è demolitore in costruttore”.