Oltre 150 persone ieri sera si sono ritrovate al Circus di Rimini in piazzetta San Martino per il lancio ufficiale della campagna elettorale della candidata per il Pd al consiglio regionale Nadia Rossi.
La serata, intitolata “partiamo insieme”, è stata aperta dalle parole del cantautore e musicista Mirko Casadei e chiusa dall’intervento del Sindaco di Rimini Andrea Gnassi. Un’occasione per fare il punto sulla strada percorsa da Nadia Rossi negli ultimi 5 anni che, insieme ai suoi colleghi, amici e collaboratori, l’hanno vista impegnata in Consiglio Regionale per portare avanti le istanze del territorio riminese. Ma si è parlato soprattutto del futuro, “da costruire insieme, attraverso una politica seria, coraggiosa, che parli alla pancia delle persone ma usando la testa”, afferma Rossi.
“Quattro gli assets – ha spiegato Rossi – il primo l’occupazione, “implementando il patto per il lavoro a garanzia dei lavoratori; poi diritti e sociale, investendo su politiche che garantiscano a tutti di non essere lasciati indietro, a partire dal reddito di libertà per le donne vittime di violenza; segue la mobilità green, a misura dei giovani e delle loro famiglie con sgravi dei costi sugli abbonamenti dei mezzi pubblici e tutela del territorio, prevenendo il dissesto idrogeologico all’erosione della costa; e infine sicurezza, intesa come integrazione, lotta alla dispersione scolastica, locali aperti e legalità”.
La consigliera ha continuato il suo discorso ponendo la domanda: “Come facciamo a raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti?”, e dando una risposta ferma e convinta: “Io credo che serva la politica, ma non quella fatta di chiacchiere e passerelle. Serve quella con il buon senso di un padre o di una madre di famiglia, fatta con il cuore e con competenza. Oggi la politica ha bisogno di fermarsi a ragionare, capire dove stiamo andando, ascoltare le voci che arrivano dalle piazze, siano quelle delle sardine o dei ragazzi di Fridays for Future. La politica deve cambiare passo; non possiamo rinchiuderci tra le nostre mura e discutere in modo autoreferenziale e utilizzare il partito come parco giochi per le correnti”.
Per progettare la nostra piattaforma politica e programmatica siamo partiti da una domanda: “tu da che parte stai? Per cosa lotti?” E la risposta non può essere vaga, bensì chiara e decisa. Noi sappiamo da che parte stare, sappiamo che tutti devono raggiungere il traguardo, per la dignità di tutti, per la bellezza del nostro territorio, per l’innovazione, per l’efficienza del nostro sistema produttivo e per la tutela dell’ambiente”.