La Regione Emilia-Romagna (DGR n.783 del 20/05/2019) ha stabilito che la stagione balneare, intesa come il periodo di tempo in cui vengono effettuati i controlli per garantire la salute dei bagnanti, è compresa tra il 25 maggio ed il 30 settembre 2019 ed ha individuato 97 acque lungo la costa della Regione Emilia-Romagna.
I campionamenti programmati eseguiti da Arpae secondo il calendario fissato dalla Regione Emilia-Romagna sono stati 685, dei quali 72 sono risultati non conformi. Sono stati, inoltre, eseguiti 101 campioni aggiuntivi/sostitutivi/straordinari a conferma del rientro entro i limiti legislativi, ai fini della classificazione ed a tutela della salute pubblica.
L’aumento significativo del numero di campioni non conformi durante la stagione balneare 2019 rispetto alle stagioni precedenti è dovuto ad eventi meteo-climatici eccezionali verificatisi nelle settimane dal 20 al 26 maggio e dal 22 al 28 luglio. Questi due importanti eventi piovosi hanno fortemente condizionato gli esiti dei campionamenti programmati.
A tutela della salute dei bagnanti gli esiti non conformi dei campioni programmati sono stati sempre gestiti dai Comuni con l’adozione di specifiche Ordinanze di divieto temporaneo di balneazione; in molti casi (46 su 72) le Ordinanze Sindacali sono state emanate sin dal giorno successivo a quello del campionamento (con analisi ancora in corso ma dalle quali emergeva già chiaramente l’esito non conforme delle stesse) grazie alla procedura di pre-allerta.
Sempre a tutela della salute dei bagnanti, per far fronte a situazioni di rischio legate a particolari condizioni meteorologiche, sono state emanate Ordinanze Preventive (pre-stagione) dai Comuni di Cesenatico, Rimini, Riccione e Cattolica per il periodo 25 maggio – 30 settembre 2019.
La classificazione delle acque di balneazione, elaborata sui dati di monitoraggio del periodo 2016-2019 risulta di qualità “Eccellente” per 89 acque, “Buona” per 5, “Sufficiente” per 2 e “Scarsa” per una sola acqua. Tutte le acque di qualità diversa da “Eccellente” sono situate in prossimità delle foci di corsi d’acqua, a conferma dell’importanza degli apporti fluviali nei confronti della qualità delle acque di balneazione.
Il monitoraggio di Ostreopsis cf. ovata e dei Cianobatteri è stato effettuato seguendo le linee guida previste rispettivamente dai Rapporti Istisan n. 14/19 e 14/20 da parte della Struttura Oceanografica Daphne di Arpae e in tutti i campioni non è stata rilevata la presenza di Ostreopsis spp. e le concentrazioni di Cianobatteri sono in tutti i casi risultate di molto inferiori al limite di 20000 cell/L.
In tutto il territorio dell’Emilia-Romagna non esistono acque interne individuate come acque destinate alla balneazione, per cui sui fiumi e laghi della regione non viene effettuato il monitoraggio per la tutela della salute dei bagnanti.