Rapinato di un Rolex da 20mila euro da una trans, riesce a far arrestare il complice ma per ora del prezioso orologio non c’è traccia. E’ successo a Rimini nella notte fra venerdì e sabato, quando un 34enne romano,alla fine di una serata con amici in un locale notturno di Rivazzurra, mentre verso le 3,30 tornava alla propria auto parcheggiata in viale Bergamo, notava nei pressi quella che appariva come una bella e vistosa ragazza mulatta, alta almeno un metro e ottanta, in minigonna, che stava cercando di attirare proprio la sua attenzione.
“Guarda qua cosa è successo alla tua macchina”, gli diceva quella “ragazza” indicando la parte posteriore della vettura. Ma quando il 34enne si è avvicinato per verificare, è stato aggredito violentemente da quella che ormai si era rivelata una trans. Spintonato e colpito, il romano ha cercato di difendersi, ma si è accordo subito che gli era stato sfilato l’orologio Rolex che portava al polso. Si è scagliato allora con forza ancora maggiore contro la trans riuscendo anche gettarla a terra. Lei ha chiamato soccorso con un telefono cellulare, mentre nelle fasi concitate del parapiglia il derubato riusciva a leggere sul display anche il nome di chi veniva chiamato.
Il quale si è materializzato subito, a bordo di una Mercedes giunta a forte velocità verso i due ancora avvinghiati, senza far cenno di fermarsi. Il 34enne ha allora mollato la presa, mentre il complice della trans si fermava poco oltre, sull’incrocio di via Regina Margherita. La trans saliva a bordo della Mercedes, ma l’aggredito riusciva a raggiungere anche lui l’abitacolo e a sfilare le chiavi dal cruscotto. A quel punto per la rapinatrice non restava che la fuga a piedi in direzione di Rimini e così faceva dileguandosi nella notte.
Il derubato tentava un inseguimento, ma anche il complice sembrava sparito. In quell’istante -ed erano passati solo pochi minuti dall’aggressione – è giunta sul posto una volante della Questura di Rimini, chiamata da alcuni passanti che avevano assistito alla zuffa. In breve il complice è stato scovato nei paraggi e identificato come E.D.A, peruviano di 21 anni, regolare sul territorio nazionale.
Nonostante suoi i dinieghi, ormai non c’erano dubbi. Anche perché sul suo telefono risultavano diverse chiamate dall’utenza della trans. E’ stato pertanto arrestato per concorso in rapina, mentre le indagini proseguono per acciuffare la trans e recuperare il prezioso orologio rubato.