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Bonaccini a Rimini: “O me o la Borgonzoni. Salvini? Sparirà dopo le elezioni “

“Volete un progetto per la nostra regione o volete gli slogan di Salvini, che dopo le elezioni da queste parti non si vedrà più?“. Batte su questo tasto Stefano Bonaccini, oggi a Rimini per incontrare i candidati della lista che lo sostengono. 

“Il 26 gennaio – ha spiegato il presidente uscente e candidato del centrosinistra – non si vota per Zingaretti o per Salvini, per Di Maio o per la Meloni. Si vota o per Borgonzoni o per Bonaccini, sarà uno uno dei due a governare l’Emilia Romagna. Qualcuno sta raccontando che invece si vota per far cadere il governo o addirittura per cambiare l’Europa. Questo è quasi offensivo per i cittadini dell’Emilia Romagna, che devono liberamente scegliere per i loro ospedali, il loro ambiente, la loro economia, il loro turismo. Di questo non sento mai parlare i nostri avversari, a dire il vero. E se tutto quello che hanno da dire è la critica ai simboli elettorali, oggettivamente mi sembra un po’ poco”.

A fare gli onori di casa il sindaco di Rimini Andrea Gnassi e Sergio Pizzolante, che da poco ha dato vita a Italia Viva nel riminese. 

Affonda Gnassi: “Veramente la scelta è fra Bonaccini e Salvinzoni. Avete presente il grifone simbolo del Teatro Galli, che è un po’ una creatura e po’ un’altra? Beh, hanno fatto la stessa cosa, hanno costruito questo strano incrocio, per cui una si candida e l’altro parla. E parla alla pancia; va bene, ma poi ci vuole anche cervello e fra i due ci sta il cuore. Stefano Bonaccini il cuore ce lo ha messo, quando il presidente Errani si è dimesso per accuse finite nel nulla assoluto. Anche allora, solo aggressioni, slogan e poi il niente”. 

Ammette Pizzolante: “Un paio di mesi fa ero piuttosto depresso”. Ma poi qualcosa è successo: “Il clima è cambiato. I sondaggi valgono per quel che valgono, però già sono diversi da qualche tempo fa. Le piazze piene non bastano nemmeno quelle, però sono piene anche oggi. Di gente che magari non ha mai votato a sinistra o petr il Pd, ma che riconosce il lavoro fatto. E lo vediamo anche qui: Rimini che rinasce con Gnassi e Riccione che con la Tosi scompare“.

“Io Mattia delle Sardine non l’ho mai sentito – precisa Bonaccini – e non sono andato in piazza con loro perché non volevo strumentalizzare in alcun modo questo movimento del tutto spontaneo. Però lasciatemi dire che quando noi abbiamo chiamato la nostra nostra gente in piazza Maggiore a Bologna qualcuno mi ha fato del matto. E invece avete visto cosa è successo, è stato commovente”.

E ancora: “Io non dirò mai di essere migliore dei miei avversari, che sempre rispetterò sperando di essere ricambiato. Migliore no, ma diverso sì. La Lega propone la sanità modello Lombardia, con il privato che ha una parte preponderante? Beh se sarò io a governare questa regione la sanità resterà pubblica. Perchè è giusto assistere tutti allo stesso modo, poveri e ricchi. E perché la nostra, di sanità, con questo modello funziona. E lo fa talmente bene che ce lo riconoscono in tutto il mondo. Loro vogliono i muri e le chiusure?”

“Noi che esportiamo più di tutte le altre regioni e che accogliamo turisti a milioni, sappiamo che muri e chiusure sarebbero le nostre catastrofi. Noi parliamo di ambiente, quando dagli altri sento solo silenzio. Ma ambiente per noi significa sviluppo: per questo abbiamo ottenuto la modifica di misure del governo sulla plastica che erano sbagliate e invece abbiamo appena approvato per l’Emilia Romagna uno dei pacchetti plastic-free più avanzati dove non c’è una sola tassa, ma unicamente incentivi”, ha sottolineato Bonaccini.

E sui 5 Stelle: “Hanno fatto la loro scelta e la rispetto, ma oggettivamente non hanno possibilità di eleggere il presidente. E allora c’è stato chi, come qui a Rimini Raffaella Sensoli, ha detto che darà un voto disgiunto, per la sua lista in consiglio regionale ma per me come presidente. Perchè io al Borgonzoni non siamo uguali, appunto. E credo che saranno in parecchi a fare qudesta considerazione”.

I candidati della lista Bonaccini Presidente: 

Ilia (Lilli) Varo Bianchini. 60 anni, riccionese, crede che la politica sia un servizio alla speranza. Laureata in Giurisprudenza presso l’Alma Mater di Bologna. Fino agli anni ‘80 insegnante di Tecnica Turistica presso l’Istituto Marco Polo di Rimini. Dal 1994 si è dedicata all’azienda agricola “I Muretti”, un sogno concretizzato insieme alla famiglia. Ha due figli, Nicolò di 29 anni e Beatrice di 27. Dal 2009 al 2014 è’ stata Assessora al Bilancio del Comune di Riccione. Dal 2016 è presidente del GAL (Gruppo di Azione Locale Valli Marecchia e Conca).

Gianluca Garulli è nato a Bologna il 18 giugno 1962, è sposato con Elisabetta e ha una figlia di 30 anni. Si è iscritto alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna dove si è laureato nel 1989 con pieni voti. Dirige il reparto di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Rimini, Santarcangelo e Novafeltria. In precedenza è stato direttore dirigente del reparto di chirurgia generale presso il presidio l’Ospedale Ceccarini di Riccione.

Kristian Gianfreda è nato a Rimini, dove ha sempre vissuto e lavorato. Sposato con Francesca, ha 4 figli. Nel 2018 esce al cinema il suo primo lungometraggio come regista e produttore dal titolo “Solo Cose Belle”. A 24 anni, studente di legge, incontra la Comunità Papa Giovanni XXIII e da questo momento la sua vita ha una svolta. Lascia l’Università e va a vivere alla “Capanna di Betlemme”, la casa di accoglienza per senzatetto della Comunità. Proprio qui incontra Francesca, che fa la volontaria. Dopo 4 anni di vita in Capanna si sposa, e inizia anche il suo percorso nel mondo dell’audiovisivo. Dal 2016 è consigliere comunale della lista civica Rimini Attiva.

Adriana Pellegrini, 60 anni, nata a Sogliano sul Rubicone, vive da 42 anni a Santarcangelo di Romagna dove, con il figlio Yuri, guida la Trattoria del Passatore. Da anni inserita nel tessuto economico della città, Adriana ben conosce le esigenze dei territorio. E’ Presidente della CNA di Santarcangelo di Romagna.

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